Si sente spesso parlare dell’Opera come patrimonio culturale cosa che ovviamente è, però sento molto di rado raccontare l’Opera come magia e sogno ad occhi aperti.
L’Opera, oltre ad un avere aspetto musicale indiscutibile, è un insieme di colori, profumi, luci e sensazioni che ci portano lontano, che ci permettono di viaggiare – nella comoda seduta del teatro – da Parigi a Pechino; dal Nilo a Firenze, passando per molte culture, tradizioni e abitudini.
È incredibile pensare che forse i miei occhi da bambina, in un teatro magico come l’Arena, abbiano influenzato la mia visione dell’Opera. Non potrò mai dimenticare l’emozione di salire sul palco (che a distanza di anni non credo sia cambiata affatto), del profumo stampato nella mia memoria, dei costumi di scena, l’odore del palco (che sì, ha un profumo particolare, soprattutto quello dell’Arena di Verona) ed il suo scricchiolio, le luci, il vento che sfiora il viso ed i capelli – cosa che non capita nei teatri al chiuso – e quel silenzio che apre le porte a quello che sta per succedere: l’inizio di un viaggio; in una storia, in un’epoca, in delle emozioni che ci portano con il cuore a vivere le vicende dei nostri personaggi.
Forse per amare l’Opera devi viverla con il cuore aperto e gli occhi di un bambino e forse solo così potrai amare la sua essenza.
È proprio un sogno ad occhi aperti…
Oggi sono passati diversi anni da quei momenti in cui una piccola bambina entra sul palco gigantesco, con un faro puntato contro e un pubblico di quindicimila persone pronte ad applaudire. Ma devo ammettere che, ogni volta che entro in un ruolo, i miei occhi guardano ancora allo stesso modo, la mia emozione è sempre forte come allora, il profumo del palco mi sembra ancora lo stesso e il costume sulla pelle mi riporta ancora lì in Arena, come una macchina del tempo, come una fotografia che mi trasporta a quell’istante in cui mi sono resa conto che stavo sognando ad occhi aperti.
L’Opera fa questo, ti porta nei luoghi più profondi di te e se l’hai amata non ti lascerà più.
Alessandra Gambino