Il mio viaggio nel mondo della lirica cominciò all’età di 6 anni, quando mia nonna mi portò a vedere al Teatro Sociale di Como “La Traviata” di Giuseppe Verdi. Fu amore a prima vista. Dall’anno successivo iniziai a studiare musica, prendevo lezioni private di pianoforte e venni iscritta al Coro di Voci Bianche del Teatro Sociale di Como. Il 2006 fu l’anno della mia prima esperienza sul palcoscenico. Andava in scena la “Tosca” con regia di Hugo de Ana e mi ricordo ancora l’emozione e la gioia che mi trasmise quel momento. Penso che quel “Te Deum” me lo ricorderò per tutta la vita. All’età di 13 anni poi feci l’audizione per entrare a far parte del Coro di Voci Bianche dell’Accademia del Teatro alla Scala. Ero rimasta affascinata da quel teatro e dal loro modo di fare musica. Alla fine del mese arrivò l’esito: ammessa. Il 2011 fu l’anno della mia prima volta sul palcoscenico scaligero e ancora una volta fu la “Tosca” l’allestimento che mi “battezzò”. Non a caso oggi Giacomo Puccini è il mio compositore preferito.
Oggi, durante il mio ultimo anno di Conservatorio mi rendo conto dell’enorme fortuna che ho avuto. Crescere nell’ambiente teatrale e musicale mi ha fatto vivere emozioni forti e momenti talmente indimenticabili che le parole non renderebbero giustizia alla descrizione di questi attimi. Può anche sembrare una frase fatta, ma è la verità: certe cose non si possono spiegare. Il teatro ti entra dentro e ti rende vivo, tirando fuori la parte migliore di te e chi non ha avuto il privilegio di viverlo non capirà mai fino in fondo questa magia.