Cari amici, come sapete OperaLife sostiene anche i giovani artisti e non potevamo certamente lasciarci sfuggire un giovane cantante già di fama internazionale: siamo davvero entusiasti di incontrare oggi il controtenore Jakub Józef Orliński. Classe 1990, nato a Varsavia, nel giro di pochi anni il giovane cantante polacco si è conquistato un posto di rilievo tra i migliori controtenori dello star system internazionale. Il suo successo è cresciuto con le principali vittorie di concorsi su entrambe le sponde dell’Atlantico, tra cui il Metropolitan Opera National Council nel 2016 e il Marcella Sembrich International Vocal Competition nel 2015. Nell’estate del 2017, è stato catapultato alla ribalta internazionale quando la sua toccante esibizione dal vivo di “Vedrò con mio diletto” di Vivaldi sul canale France Musique ha raccolto rapidamente più di due milioni di visualizzazioni.

 

 

  • Benvenuto tra noi Jakub! Come prima domanda siamo sempre curiosi di partire dalle origini: raccontaci, come ti sei avvicinato e appassionato alla musica?

Il mio viaggio nel mondo della musica è cominciato quando avevo 8 anni ed ho iniziato a frequentare un coro amatoriale “Gregorianum”. Di solito cantavamo alcuni pezzi rinascimentali, ma anche composizioni moderne. Penso di aver preso il mio amore e la mia passione per la musica da lì. Ovviamente da bambino facevo anche altre cose, come skateboard, giocare a tennis e facevo un po’ di acrobazia, ma la musica era sempre presente ed è stata lei che ha avuto maggiore influenza su di me.

 

  • Sappiamo che sei anche un ballerino di break dance. Se da un lato il canto ha definito le tue qualità artistiche di controtenore, possiamo dire che invece quest’altra passione ha plasmato le tue qualità di performer pienamente consapevole del proprio corpo?

La break dance mi ha sicuramente aiutato ad arrivare dove sono ora. Non è stato facile, perché se vuoi continuare a fare qualcosa di estremo come la break, devi analizzare tutto. Mi ci sono voluti molti anni e ci sto ancora lavorando, ma è possibile trovare cose che aiutano con il canto. Sono consapevole del mio corpo, questo mi dà una grande opportunità sul palco per fare le cose con consapevolezza e più libertà. La trovo molto utile e di aiuto nei momenti di alta pressione.

 

  • Secondo te la break dance è in contrasto con musica che esegui? La musica è anche fisicità e libertà di espressione?

Se ci pensi, sicuramente è strano mescolare il mondo dell’opera e della break dance, ma d’altra parte è tutto connesso alla musica. Puoi imparare molto da una forma d’arte e metterlo nell’altra. Uso sempre quello strumento e mi dà più idee, un aspetto fresco e soddisfazioni nel mio lavoro. Anche se molte persone potrebbero non rendersene conto, a cantare non è solo la testa del cantante. Per farlo, devi coinvolgere tutto il tuo corpo, è molto fisico. Ecco perché a volte i cantanti si definiscono atleti e io sono d’accordo con questa definizione. Per mantenere una buona voce e l’energia per un grande spettacolo, che a volte dura anche 3-4 ore, devi avere forza fisica.

 

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