FIRENZE, 7-1-2058
Nel teatro, la condizione imprescindibile che si deve presentare, è il colpo di scena. Quell’elemento di disturbo che il pubblico non prevede ma che già, dietro le quinte, si sta macchinando.
Sono riuscita, attraverso i miei studi, sia a trovare carteggi di cronache risalenti a spettacoli degli anni passati (Firenze 2018), del quale l’esito fu dubbio e con sospettato sabotaggio da parte di sovversivi dello spettacolo che non si sono voluti allineare alla politica aziendale, sia indagini riguardanti il potenziale colpevole.
Dopo tanti anni si riesce a far chiarezza sul perché sia Carmen, sia Don Josè alla fine di una produzione discussa, non muoiono. Quello stesso allestimento venne ripreso numerose volte richiamando in continuazione pubblico.
L’elemento di novità introdotto, al tempo, era l’inversione dei ruoli nel finale: ovvero, a morire non sarebbe stata Carmen ma Don Josè per mano di una pistola impugnata da Carmen.
Era il 7 gennaio 2018 al teatro del Maggio Musicale Fiorentino e quella sera la pistola non sparò gettando protagonisti e pubblico nel panico più totale.
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ph. credits: Parole a Colori