Cari amici cantanti,

la rubrica di questo mese tratta di un tema molto intimo e personale: la demotivazione e tutte le sensazioni negative che le sono connesse.

Mi capita spesso di parlare con cantanti che attraversano momenti in cui si guardano davanti e vedono solo difficoltà, e che si sentono “tirati” da due forze opposte: da un lato la fatica e la sensazione di scoraggiamento e dall’altro la passione bruciante per la musica e per il palcoscenico.

Ho deciso di affrontare questo argomento perché troppo poco spesso se ne parla apertamente, forse perché l’artista teme che mostrarsi fragile possa renderlo meno appetibile, o perché teme di essere giudicato come qualcuno che “non ce l’ha fatta”. Questo crea un circolo vizioso in cui tutti nutrono la propria immagine pubblica mostrando solo le proprie vittorie, fornendo un’immagine di sé non aderente alla realtà di tutti i giorni fatta anche di fatiche, insicurezze e sconfitte, con il risultato di aumentare la pressione sociale e di proporre una narrazione che alimenta l’insicurezza personale in chi la osserva.

Vorrei quindi rassicurarvi sul fatto che tanti cantanti, anche quelli con delle carriere piuttosto consolidate, si sono trovati più di una volta nella propria vita in una situazione di stallo, e credo di poter affermare con una certa sicurezza che tutti abbiano pensato almeno per un periodo della propria vita di smettere di cantare.

 

 

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