L’opera Maometto II fu composta da Rossini, su libretto di Cesare della Valle, quando ormai il compositore, diventato da tempo direttore del Teatro San Carlo di Napoli, aveva deciso di diminuire drasticamente i suoi ritmi di lavoro. La prima fu messa in scena il 3 dicembre 1820 ma non ebbe il successo sperato poiché Rossini decise di osare nella composizione dei numeri musicali e non venne compreso dal suo pubblico. Il compositore si vide costretto a rielaborare l’opera per il Teatro La Fenice di Venezia, andata in scena nel 1823: fu cambiato il finale e alcuni numeri musicali, ma ugualmente non ottenne il successo sperato. Rossini non si arrese neanche questa volta e da Maometto II elaborò una nuova opera la tragédie lyrique Le siège de Corinthe che ottenne un grande successo di pubblico e la cui prima avvenne il 9 ottobre 1826 all’Opéra national de Paris. Quindi quale è il soggetto di Maometto II?

L’opera è ambientata nell’anno 1470 durante la conquista ottomana di Negroponte, dominio dei veneziani. Il primo atto si apre con il sultano Maometto II che minaccia di distruggere la colonia veneziana presente sull’isola. Entra in scena il giovane generale Calbo che esorta il comandante Paolo Erisso a non cedere alle pressioni del sultano. Il comandante ha una figlia, Anna, che ha deciso di destinare in sposa, per proteggerla, proprio al generale, la donna però confessa di essere innamorata di Uberto di Mitilene conosciuto mentre il padre era via ma quest’ultimo era in viaggio proprio con Uberto. La città non resiste più e Maometto entra alla testa delle sue truppe, Erisso e Calbo vengono imprigionati e rifiutano di cedere la rocca. Mentre stanno per essere uccisi arriva Anna che riconosce nel sultano il falso Uberto perciò lo supplica di risparmiare i due uomini, Maometto acconsente ma in cambio la donna dovrà sposarlo. Il secondo atto si apre su Anna e il sultano che discutono, l’uomo dichiara il suo amore mentre la donna è combattuta fra la passione che prova per Maometto e l’amor patrio. Improvvisamente giunge la notizia che i veneziani hanno respinto l’assalto musulmano alla rocca, Maometto decide di guidare in prima persona l’attacco e prima di congedarsi da Anna le dona l’anello con il sigillo imperiale. Erisso e Calbo si sono rifugiati nei sotterranei e mentre il primo ripudia e maledice la figlia il secondo la difende. Giunge Anna che consegna agli uomini dei vestiti e il sigillo imperiale così potranno salvarsi e prima di congedarsi chiede al padre di sposarla a Calbo. Anna rimasta sola viene accusata dai musulmani di aver causato la loro sconfitta, la donna così si offre alle loro spade che stupefatti di tanto coraggio non osano colpirla, arriva anche il sultano al quale la giovane confessa di essere sposata con Calbo e così dicendo si trafigge. Nella versione veneziana, come si è detto, vengono apportate delle modifiche alla trama del secondo atto. Prima di essere raggiunti nei sotterranei da Anna gli uomini vengono visitati dal sultano il quale comunica la sua intenzione di sposare la donna ma Erisso per ripicca gli comunica che ella ha già sposato Calbo così Maometto giura vendetta. Entra Anna che comunica al padre di non voler sposare il sultano bensì Calbo, i due uomini si uniscono ai combattimenti. Il finale vede la vittoria dei veneziani sugli ottomani e il matrimonio fra Anna e Calbo.

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ph. Credits: Cinematographe