Assente dalla programmazione del Teatro Massimo di Palermo da ventidue anni, torna il 26
febbraio alle 20.00, in forma semiscenica e in diretta streaming sulla webTv
www.teatromassimo.it, Ernani, il dramma lirico in quattro parti di Giuseppe Verdi, su libretto di
Francesco Maria Piave. A dirigerlo, il Maestro Omer Meir Wellber con l’Orchestra e il Coro
del Teatro Massimo, diretto dal Maestro Ciro Visco. Mentre Ludovico Rajata cura la mise en
espace dell’opera.
In scena quattro voci d’eccezione, quelle del tenore Giorgio Berrugi nel ruolo del titolo, del
soprano Eleonora Buratto, che interpreta la tanto contesa Elvira, del baritono Simone Piazzola
che interpreta il magnanimo Don Carlos, re di Spagna e del basso Michele Pertusi nei panni del
vendicativo Don Ruy Gomez de Silva, Grande di Spagna.
Completano il cast Irene Savignano (Giovanna), Carlo Bosi (Don Riccardo) e, nei panni di Jago,
Andrea Pellegrini, giovane vincitore del premio straordinario offerto dal Teatro Massimo alla
58esima edizione del premio Tenor Viñas, tra i più importanti concorsi d’opera a livello europeo.
Le scene e i costumi sono di Francesco Zito, che già ventidue anni fa aveva disegnato il sontuoso
allestimento e che oggi, coadiuvato dai suoi collaboratori, Andrea Fiduccia e Fabiola Nicoletti, ha
adattato l’impianto scenografico – anche con animazioni digitali dei bozzetti e grandi proiezioni –
alle esigenze della forma semiscenica dello spettacolo pensato per la trasmissione televisiva. Lo
spazio scenico, allestito in platea, è illuminato dal sapiente intervento di Giuseppe Di Iorio.
Il Teatro Massimo dedica questa produzione alla memoria di Vincenzo La Scola, il grande tenore
palermitano che debuttò nel ruolo di Ernani proprio al Teatro Massimo nel 1999 e di cui quest’anno
ricorrono i dieci anni dalla prematura scomparsa.
Rappresentato per la prima volta a Venezia al Teatro La Fenice nel 1844, Ernani fu il primo
successo internazionale di Giuseppe Verdi, che appena trentunenne era già l’astro nascente del
mondo del melodramma. L’opera è tratta dall’omonimo dramma di Victor Hugo, Hernani, pietra
miliare del romanticismo teatrale e letterario francese pubblicato nel 1830, e segna l’inizio della
proficua collaborazione di Verdi con Francesco Maria Piave che diventerà da quel momento il suo
librettista prediletto.
La trama dell’opera, complessa e articolata, racconta la passione ricambiata di Ernani, il bandito
sotto le cui mentite spoglie si nasconde il nobile Don Giovanni d’Aragona, per la giovane Elvira,
promessa sposa al vecchio zio Don Ruy Gomez de Silva e amata al contempo perfino dal Re, Don
Carlo, futuro Imperatore. Come in ogni dramma che si rispetti, l’entrata in gioco di gelosie, codici
d’onore, congiure e vendette implacabili renderà impossibile l’atteso lieto fine e il melodramma si
compie nel finale toccando anche corde sensibili in anni risorgimentali.
L’opera sarà trasmessa in streaming, sulla web Tv del Teatro Massimo diretta da Gery Palazzotto,
con la regia televisiva di Antonio Di Giovanni ma anche sul canale YouTube della Fondazione e
sulla webTv dell’ANFOLS (Associazione Nazionale delle Fondazioni Lirico Sinfoniche). Per
assistere dal sito del Teatro www.teatromassimo.it basta selezionare in homepage la sezione “Teatro
Massimo Tv” e fare click dalle ore 20.00 su “Ernani”. Nella stessa sezione sono ancora disponibili
in archivio anche le opere precedentemente trasmesse.
ERNANI
In forma semiscenica
Direttore Omer Meir Wellber
Mise en espace Ludovico Rajata
Costumi e progetto visivo Francesco Zito
Assistente per il progetto visivo Andrea Fiduccia
Animazione digitale Fabiola Nicoletti
Luci Giuseppe Di Iorio
Maestro del coro Ciro Visco
CAST
Elvira Eleonora Buratto
Ernani Giorgio Berrugi
Don Carlos Simone Piazzola
Silva Michele Pertusi
Giovanna Irene Savignano
Don Riccardo Carlo Bosi
Jago Andrea Pellegrini (vincitore del premio straordinario offerto dal Teatro Massimo
alla 58esima edizione del premio Tenor Viñas)
Orchestra e Coro del Teatro Massimo
Ideazione e coordinamento televisivo Gery Palazzotto
Regia televisiva Antonio Di Giovanni
Ph. Credits: Dario Acosta