Difficile pensare al balletto in una forma diversa rispetto a quella che conosciamo. Nel sedicesimo e nel diciassettesimo secolo i balletti sono eseguiti a corte in ampie sale: il palcoscenico non esiste ancora. Il pubblico, seduto in gallerie, vede per lo più gli spettacoli dall’alto. La danza figurata o orizzontale viene realizzata con forme geometriche che hanno significati simbolici, in coppia tra persone dello stesso sesso.

I ballerini non sono come potremmo immaginarli oggi: abbiamo dilettanti aristocratici che, al contrario di dimostrare forza e agilità, con la loro danza manifestano eleganza e dignità. Anche i loro costumi sono realizzati in modo ricco ed inventivo, devono sorprendere gli spettatori, non importa se hanno difficoltà di movimento. Gli spettacoli durano circa quattro o cinque ore, partendo dalla tarda sera. Troviamo carri decorati e piattaforme mobili dove si posizionano gli artisti.

Già a partire dal Medioevo riscontriamo una lunga serie di feste. Mentre in quel periodo, però, hanno una funzione religiosa, in seguito sono diventate motivo di svago. I balletti di corte hanno motivazioni politiche e di divertimento, sono destinati al pubblico della classe dominante e c’è un organizzatore che si occupa di tutto. Quest’ultimo, qualsiasi fosse la sua classe di appartenenza – che fosse nobile o solo professionista – esegue ciò che vogliono gli aristocratici. Quello che vuole celebrare il balletto di corte è lo Stato, quindi il monarca regnante, usando l’intrattenimento, l’arte e la politica. Nelle esibizioni si alternano costumi e maschere, carri, musiche strumentali, danze, finte battaglie ed altro. Solitamente, vengono utilizzate per omaggiare qualcuno o per qualche evento: per esempio, durante le nozze di Margherita di Valois con Enrico di Navarra viene rappresentato Le Paradis d’Amour, 1572. Avvengono durante i banchetti oppure tra gli atti di una commedia.

Il balletto di corte nasce non solo a causa di elementi tradizionali ma viene sviluppato consapevolmente per l’arte. L’Accademia di Musica e Poesia nasce a Parigi nel 1570 per merito del poeta Jean-Antoine de Baїf e del compositore Thibault de Courville. Questa Accademia, che ha esercitato una certa influenza sul balletto di corte, vuole fondere tutte le arti, quindi poesia, musica, danza. Il balletto e la letteratura sono legati, molti temi derivano da una fonte letteraria. Si stampano dei libretti affinché il pubblico possa comprendere i significati simbolici di ciò che vedrà. I balletti non servono solo al divertimento di chi vi assiste: è un aiuto per i gentiluomini per socializzare ed entrare in sintonia con un gruppo. Molti finiscono con un grand ballet o con un ballo nel quale tutti possono partecipare.

 

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