William Shakespeare, un personaggio tanto famoso quanto misterioso: di lui infatti si ignorano molti fatti. Pilastro portante del teatro, influenza il mondo dell’arte tuttora. Le sue opere, i suoi personaggi sono stati adottati e reinterpretati fin dalla loro comparsa in varie discipline artistiche. Il mondo dell’opera compreso.

Partiamo dai miei concittadini: Romeo Montecchi e Giulietta Capuleti ritrovano vita in “Roméo et Juliette” di Gounoud e ne “I Montecchi e i Capuleti” di Bellini. E quanti film sono stati realizzati sui due giovani amanti veronesi? Moltissimi! Uno tra cui è “Romeo e Giulietta”, del 1968, e fu diretto nientemeno che dal Maestro Franco Zeffirelli. Pensavate che non citassi Francesco Hayez con i suoi due capolavori “ Il Bacio” e “L’ultimo bacio di Romeo e Giulietta “? Dalla tragedia teatrale è stato tratto il musical “West Side Story” di Leonard Bernstein. In questo la reinterpretazione sta nella modernizzazione (è ambientata negli anni ’50). Questo è valido anche per “Otello” di Rossini. Invece “Otello” e “Macbeth” di Verdi restano fedeli all’originale teatrale.

To be, or not to be that is the question; […] ” così è scritto nella mia copia de “Amleto”. I librettisti Jules Barbier e Michel Carrè avranno riportato la celebre battuta (tradotta in francese) ne “Hamlet” di Ambroise Thomas?

Sono certo che la ricerca potrebbe andare avanti all’infinito e troveremo sempre una relazione a qualche opera di Shakespeare, tipo il Sonetto n. 8. Questo sta a significare che tutto il resto dell’arte è stata influenzata. In qualche modo è figlia di William Shakespeare, 1564-1616. Oggi è il 30 ottobre 2018 e se foste a Verona vedreste comunque turisti visitare la casa di Giulietta e fotografare quel leggendario balcone. Questo grazie a due processi: rivisitazione e rievocazione. La costante alternanza tra originale e originalità. Solo così l’opera non passerà mai di moda!

Massimiliano Mazza