Ricordi… rievocare alla mente immagini, sentimenti, fatti, persone.

Arrivano dal passato, ritornano nel presente.

Peregriniamo destinati a non fermarci, eppure voltandoci proviamo a trattenerli, ad aggrapparci a loro con lo sguardo e con il cuore. Ma il tempo scorre inesorabile.

I ricordi, i miei nel cuore, e i vostri. Tantissimi, amati e a volte maledetti. Tornano, prendendoci di soppiatto in un sorriso nascosto o in una lacrima mal trattenuta.

 

Proprio di ricordi ci racconta la canzone del 1887 del compositore Giuseppe Martucci e del poeta Rocco Pagliara. La sua “Canzone dei Ricordi” ci racconta di una storia perduta, di un amore vissuto e poi finito, morto, ma vivo nel ricordo. È un monologo di ricordi felici trascorsi in un tempo passato, il monologo di una donna probabilmente abbandonata dalla persona amata. Una donna, l’io lirico femminile, quasi un unicum nella poesia italiana fino a quel momento.

La canzone si struttura in sette liriche, la prima si ripete nell’ultima, dando l’impressione di una composizione ciclica, di un cerchio che finalmente si chiude, melodia e testo che ritornano, come i ricordi…

 

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