La risposta di Giovanni
L’Opera per me è stato un amore a prima vista, come accade spesso. La componente che più mi ha affascinato e che più mi affascina tuttora è la parte puramente musicale, non che non siano importanti la scenografia e i costumi, però le emozioni a me arrivano per mezzo della musica. Con essa si viene catapultati in un mondo parallelo che all’inizio sembra strano e diverso, poi si capisce che è il riflesso della nostra vita e dei nostri sentimenti, seppur molto spesso in un periodo lontano da noi e con una mentalità completamente diversa. Quando per la prima volta ho visto aprirsi un sipario (un “Don Pasquale” a Verona) ho provato un tripudio di sensazioni impossibile da descrivere e man mano che l’opera scorreva mi sono ritrovato all’interno di un vortice che non avevo il potere di bloccare, che girava e girava grazie al motore musicale, cioè l’orchestra e i cantanti. Poi ho conosciuto questo ampio mondo, incredibilmente vasto e soprattutto aperto a chiunque ci voglia entrare, e in breve tempo ho capito che il teatro è anche comunità e che le emozioni vissute a teatro si ampliano ancora di più se condivise. Per questo motivo spero con tutto il cuore che presto i nostri meravigliosi teatri italiani riaprano!