2 chiacchiere con il direttore
La bella stagione sta arrivando, le temperature si alzano, i prati fioriscono e il nostro umore migliora a vista d’occhio. Stanchi di rimanere a casa causa freddo o maltempo ci sentiamo in vena di uscire e di vivere esperienze da condividere, come i concerti ad esempio.
Da giugno a settembre le stagioni concertistiche pullulano di date, di artisti che si esibiscono, di persone che si godono un po’ di musica all’aperto. E penso che sia un peccato che l’opera, in certe occasioni, manchi.
Per carità, abbiamo le stagioni operistiche in location suggestive, vedi Caracalla che quest’anno ha trovato maggior apertura nella proposta concertistica, ma manca altrove quell’idea del nuovo che possa suscitare curiosità. E questo non lo penso per noi a cui l’opera già piace, ma per il grande pubblico. Difficile che un giovane vada ad acquistare un biglietto alla cieca.