“Abbiamo collaborato e continueremo a farlo, siamo stati responsabili nell’interesse nostro, delle nostre famiglie e della nostra comunità. Ma ora è il momento di far sentire con civiltà la nostra voce”. Parla Margherita Rotondi, artista e direttrice artistica di Palazzo Pesce, la storica dimora di Mola di Bari che lei ha fatto diventare anche un contenitore d’arte noto internazionalmente.

Domenica 26 aprile il premier Conte – continua Margherita – ha elencato le aperture graduali delle attività. Dal 18 maggio ripartiranno il commercio al dettaglio, musei, mostre e biblioteche, con protocolli e misure di sicurezza ad hoc. Il primo giugno, con l’apertura di bar e ristoranti oltre che di parrucchieri, barbieri ed estetiste, le aperture saranno pressocché completate. Perciò penso che noi operatori dello spettacolo dal vivo, che forniamo un servizio culturale e sociale tutti i giorni dell’anno, e che abbiamo sedi già piccole, dobbiamo presentare la nostra soluzione. Farla valutare da chi deve darci i permessi e dal pubblico che mi pare si sia comportato con senso di responsabilità fino ad oggi. A Palazzo Pesce da sempre abbiamo utilizzato la Corte interna per gli spettacoli estivi, la riproponiamo con questo piano specifico oggi, alla luce di quello che è successo e partendo dal fatto che comunque abbiamo pochi posti che ci permettono per questo una gestione in sicurezza. Inizio della stagione sabato 6 giugno 2020 con una programmazione che si realizzerà solo ed esclusivamente nella Corte all’aperto. L’idea è quella di ‘spezzare’ i concerti in due, farne uno il sabato e l’altro il giorno dopo, la domenica. Ad ogni concerto faremo entrare solo 50 persone, invece delle 100 della capienza totale. L’acquisto dei ticket avverrà esclusivamente online, gli ingressi (seppure per sole 50 persone) verranno scaglionati in ordine alfabetico e permessi solo previa misurazione della temperatura. Ci accolliamo tutte le spese del servizio d’ordine, della sanificazione prima e dopo ogni concerto. O di ogni altro tipo di precauzione che le autorità sanitarie locali ci vorranno indicare. Ma non possiamo perdere l’occasione di ripartire perché, oltre al danno economico che abbiamo tutti subito, non dobbiamo aggiungere quello della mancanza di reazione. Ripeto, tengo alla mia salute e a quella dei miei cari, tengo alla salute dei miei concittadini e di tutti gli italiani. Voglio essere responsabilizzata nell’applicazione delle norme per la ripresa, come tutti gli italiani che stanno per rientrare al lavoro. Non voglio essere dimenticata come operatore culturale, sociale ed economico, io e i miei colleghi delle imprese di spettacolo stiamo tenendo lustre e pulite le nostre macchine e abbiamo i motori accessi che non vedono l’ora di correre per l’Italia”. Perché, dopo che abbiamo sopportato la quarantena anche cantando tutti quanti dai balconi e avere ascoltato una mole sterminata di musica offerta in streaming e dalle televisioni, dai teatri e dagli artisti, è il momento di affidare alla musica dal vivo il ruolo sociale e culturale che le spetta in questo determinato periodo storico”.

Margherita Rotondi continua e conferma anche che “oltre alla stagione estiva nei week-end è pronta e confermata la masterclass che dall’11 al 16 agosto terrà una star internazionale del calibro di Francesco Meli, il tenore che ha inaugurato l’ultima stagione della Scala e che non ha annullato il suo impegno qui con noi”. L’attività didattica ha bisogno di poche precauzioni, nella grande Sala Etrusca dove gli aspiranti cantanti faranno lezione, ci saranno solo tre persone alla volta: Francesco Meli, il pianista Vincenzo Cicchelli e un allievo. E tutti rispetteranno le misure di distanziamento sociale che oramai abbiamo imparato ad applicare istintivamente.