In natura nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma. Più proseguo con gli studi e con le mie composizioni, più mi accorgo che questa regola vale anche nel mondo dell’arte.

Avevo già affrontato il tema di Shakespeare: amato e rispettato così tanto che le sue opere sono state adattate e musicate, ad esempio “Otello” e “Macbeth” verdiane. Del “Romeo e Giulietta” se ne registrano 6 versioni minimo. Le più celebri? BelliniGounodCajkovskijProkofiev (anche se balletto quest’ultime due). Il tutto senza musical vari.

Shakespeare potrebbe essere l’eccezione che conferma la regola? Non ne sono così convinto. Sono più per la teoria che librettisti e compositori amassero così tanto le opere teatrali da volerne fare una versione lirica. “Attila” di Verdi nasce come una tragedia romantica di Zacharias Werner.

Tosca! Finalmente mia!” dovrebbe urlare “Victorien Sardou”. “La Tosca” è un dramma storico in 5 atti, la cui premiere, fu il 14 gennaio 1900. Simile discorso vale per “Madama Butterfly”: Puccini assistette ad una recita de “Madame Butterfly” di David Belasco.

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