Coniugare due delle mie più grandi passioni, che molto probabilmente saranno anche le vostre, ebbene sì, è possibile! Oggi vi parlo di Opera e di Cinema! 🙂
Se da qualche anno a questa parte abbiamo la possibilità e la grande fortuna di vedere nelle nostre multisala alcuni tra i titoli più belli in diretta dalla “Royal Opera House” di Londra, è bene sapere che esistono anche molti adattamenti cinematografici di alcune tra le Opere più amate di sempre.
Ve ne suggerisco un paio.
Partiamo da La Boheme, film di Luigi Comencini del 1988: Barbara Hendricks e José Carreras prestano le loro voci a Mimì e Rodolfo; vale la pena citare anche l’omonimo titolo sotto forma di film muto del ‘26.
Del 2008 è la romanticissima versione di Robert Dornhelm con Anna Netrebko e Rolando Villazon.
Aida, film del ‘53 con una splendida Sophia Loren nel ruolo del titolo doppiata da Renata Tebaldi e Luciano della Marra doppiato da Giuseppe Campora; le coreografie sono di Margarete Wallmann (direttrice del corpo di ballo della Scala dal dopoguerra in poi); l’orchestra è quella Nazionale della RAI.
Ebbe un incredibile successo il Rigoletto del 1946 con Tito Gobbi nel ruolo del protagonista: fu il maggior incasso cinematografico in Italia della stagione 1946-47. Con la regia di Jean Pierre Ponnelle invece, il Rigoletto del 1982 con Luciano Pavarotti, Edita Gruberova, Ingvar Wixell.
Fra i tre adattamenti cinematografici di Tosca invece, da citare per primo quello del 1976 con Raina Kabaivanska, Placido Domingo e Sherril Milnes. Bruno Bartoletti alla direzione musicale. Il più recente, del 2001, vede invece Angela Gheorghiu, Roberto Alagna e Ruggero Raimondi. Del ‘56 il primo, con le voci di Maria Caniglia, Franco Corelli e Afro Poli.
Franco Zeffirelli firma la regia di Otello nel 1986, con Placido Domingo e Katia Ricciarelli. L’orchestra e il coro della Scala sono diretti da Lorin Maazel.
Un grandioso Don Giovanni quello del 1979 con Ruggero Raimondi, John Macurdy, Edda Moser, Kiri Te Kanawa e Teresa Berganza.
Rimaniamo in ambito mozartiano, questa volta con Il Flauto Magico: anche qui tre adattamenti molto diversi, il più audace porta la firma di Kenneth Branagh, uscito nel 2006. È del ‘75 il film di Ingmar Bergman che si aggiudica una menzione speciale al National Board of Review Awards dello stesso anno.
Tre anni dopo con la regia di Giulio Gianini ed Emanuele Luzzati, il singspiel è accompagnato da una registrazione effettuata nel 1964 dei Berliner Philharmoniker, con direttore Karl Böhm e il coro RIAS-Kammerchor diretto da Günther Arndt.
Non dimentichiamoci di Traviata, anche questa con più di una versione cinematografica: la prima del ‘68 con Anna Moffo; nell’83, ancora una volta con la firma di Zeffirelli: Teresa Stratas, Placido Domingo e Cornell MacNeil i protagonisti ed infine “La Traviata a Paris” nel 2000 con Zubin Mehta alla direzione musicale, Eteri Gvazava, Josè Cura e Rolando Panerai.
Carmen è dell’84: con le coreografie di Antonio Gades troviamo Julia Migenes-Johnson, ancora una volta Placido Domingo, Ruggero Raimondi e Faith Esham.
Altra regia di Zeffirelli per Cavalleria Rusticana, del 1982: Elena Obraztsova è Santuzza, Placido Domingo Turiddu, Fedora Barbieri Mamma Lucia e Renato Bruson, Alfio.
Spero di avervi incuriosito, posso assicurarvi che vale la pena conoscere questa soluzione “diversa” e meno tradizionale, ovviamente insieme all’invito di una buona serata al cinema per vedere (e sentire!) una bellissima Opera!
Lavinia Soncini