Il terzo millennio vede la riscoperta in patria di un altro compositore che espanse l’orizzonte musicale finlandese: Erkki Melartin, contemporaneo del più celebre Jean Sibelius e di Oskar Merikanto (del quale abbiamo parlato nel numero precedente del magazine).
Erkki (Erik Gustaf) Melartin nacque il 7 febbraio 1875 a Käkisalmi (cittadina oggi parte della Russia e nota col nome di Priozersk) e iniziò i suoi studi musicali in Finlandia, con Martin Wegelius fondatore del conservatorio di Helsinki, per poi proseguirli negli anni 1899-1901 a Vienna, dove studiò composizione sotto la guida di Robert Fuchs, che era stato già mentore di Sibelius.
Melartin era un artista versatile: pianista, compositore, direttore d’orchestra, tanto che diresse molte delle première delle proprie opere. Dal 1908 al 1911 diresse l’orchestra di Vyborg (Viipurin musiikinystävien orkesterin) e lì fondò una scuola di musica dove insegnò e fu rettore fino al 1911, quando si trasferì al conservatorio di Helsinki (che nel 1939 divenne l’Accademia Sibelius, tuttora esistente) dove insegnò composizione e di cui fu rettore fino al 1936.
Anche Melartin, come la maggioranza degli artisti finlandesi che abbiamo già presentato, diede vita a un’unica opera lirica, nonostante l’ampio repertorio musicale che porta la sua firma. Abbiamo infatti ereditato dal suo genio musicale 350 opere per pianoforte, sei sinfonie, musica da camera, musica da orchestra, musica drammatica, centinaia di arrangiamenti di canzoni popolari careliane (la Carelia è una regione della Finlandia, particolarmente significativa dal punto di vista della tradizione), ben 300 canzoni, il balletto Sininen helmi (“La perla blu”) e l’opera lirica Aino.
Melartin sperimentò persino la composizione di musica per il cinema sonoro: purtroppo la produzione del film tedesco Pan a cui partecipò andò in bancarotta prima che questo fosse terminato.
Già dal breve elenco tratteggiato si può intuire l’influsso del romanticismo nazionale sulla sua creatività. Molte canzoni furono scritte per testi scritti da poeti neoromantici finlandesi come Johan Ludvig Runeberg, Eino Leino, Veikko Antero Koskenniemi, anche se Melartin trasse ispirazione da poesie provenienti da tutta Europa. Molti degli spartiti delle canzoni di Melartin vennero pubblicati mentre l’autore era ancora in vita, anche perché tanti dei suoi amici erano cantanti che gli commissionavano brani per il proprio repertorio (tra cui la cantante lirica Aino Ackté, promotrice del Festival dell’opera di Savonlinna di cui abbiamo parlato nel numero 18 del magazine); in aggiunta, bisogna considerare che in quel periodo gli editori prediligevano composizioni brevi, perciò è facile capire una tale abbondanza di pubblicazioni di questo tipo.