Un biglietto per Faust”.
Nelle decine di biglietti venduti, tra gli attesissimi Avengers e qualche altro film, succede che vengano venduti dei biglietti per l’opera al cinema. Da qualche anno, infatti, la Royal Opera House di Londra concede la ripresa via streaming delle proprie opere per trasmetterle in diretta in diverse sale in Europa. Più di 1200 sale collegate ed assistere in diretta allo spettacolo, come se si fosse presenti, seduti in una comoda poltrona rossa, al Teatro del Covent Garden di Londra.
Di solito preferisco andare a teatro, tuttavia con alcuni amici ho provato ad assistere a questo Faust anche per sperimentare come si “vive” l’opera in un contesto vasto come quello del cinema, dove schermo e suoni non sono nemmeno da paragonare con la piccola tv di casa, ancora meno se la si ascolta mentre si è distratti da qualche attività domestica.
Faust, il famosissimo dramma di Wolfgang Goethe che ha ispirato nel tempo artisti, musicisti, poeti. E ispirò Charles Gounod, che ne scrisse un Grand Opèra in pieno stile francese. La storia del dottor Faust che è alla continua ricerca della conoscenza e vende la propria anima ad una figura demoniaca, Mefistofele, che lo ringiovanisce e gli permette di godere appieno dei piaceri dati dalla gioventù. Di qui l’incontro con Margherita, ragazza innocente, la seduce e poi l’abbandona. Da questa relazione Margherita darà alla luce un figlio ma, presa dallo sconforto e dalla disperazione dell’abbandono, lo uccide. Imprigionata, incontra di nuovo Faust, lo respinge e muore invocando l’aiuto delle potenze celesti.
David McVicar, regista di questa produzione, ambienta la vicenda nella Parigi dei primi anni del Novecento e c’è davvero di tutto: dallo studio solitario di Faust alla piazza gremita dalla folla con sventolio di bandiere francesi; una statua di Cristo in croce dal cui costato esce vino e da cui i demoni di Mefistofele bevono; il valzer dei soldati e dei contadini che si ritrovano nella spirale della danza frenetica delle ballerine del Moulin Rouge; il ballo orgiastico dei demoni nella notte di Valpurga nelle montagne ove si trova il regno di Mefistofele.

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