Ci parla Roberta Vicidomini, direttrice d’orchestra, pianista e musicologa:

 

Dal 4 al 15 dicembre si è tenuta la Riccardo Muti Italian Opera Academy, per la prima volta a Milano, in collaborazione con la sede di via Largo Isarco di Fondazione Prada.

È ormai arrivata alla X edizione l’accademia fondata nel 2005 dal maestro Riccardo Muti, progetto di formazione rivolto a giovani direttori d’orchestra e maestri collaboratori.

L’opera come materia di studio quest’anno è il Nabucco di Giuseppe Verdi. Non una scelta a caso per questa edizione milanese. Era il 7 dicembre del 1986, le locandine della Prima del Teatro alla Scala annunciavano alla città l’opera Nabucco diretta dal maestro Muti:

“Il Nabucco di Giuseppe Verdi è stata la mia prima opera come direttore musicale del Teatro alla Scala. (…) Quando arrivai al momento del Va’, pensiero, mi ricordo che si creò in sala una tensione particolarissima, unica. Ebbi la chiara sensazione che Milano ritrovasse sé stessa. Nabucco, infatti, è l’opera di Milano, è rimasta l’opera di una Milano del Risorgimento che ha portato all’Unità d’Italia, ed è un’opera che appartiene profondamente agli italiani…Quando finimmo il Va’, pensiero, l’urlo del pubblico fu una delle cose indimenticabili della mia vita”. (Riccardo Muti)

Ho avuto modo di partecipare a questa edizione dell’Academy come uditrice. Il clima, il posto, la presenza del maestro e della sua orchestra (la “Cherubini”, fondata nel 2005) hanno creato un clima positivo per l’apprendimento e la formazione.

Cinque direttori d’orchestra e altrettanti maestri collaboratori sono stati selezionati per prendere parte, tra prove di sala e di assieme, al lavoro di studio di Nabucco con il maestro Muti.

 

 

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