Un’orchestra sinfonica in crisi, una giovane oboista e un eccentrico direttore messicano: sono questi gli ingredienti principali della serie tv firmata Amazon “Mozart in the Jungle” (2014-2018). La serie, composta da 4 stagioni, segue le avventure e sventure della fittizia Orchestra Sinfonica di New York, prestigiosa fondazione ancorata al passato e alle vecchie tradizioni; sarà l’arrivo di Rodrigo De Souza (interpretato da Gael Garcia Bernal e liberamente ispirato a Gustavo Dudamel), giovane direttore d’orchestra messicano insofferente nei confronti delle formalità e della burocrazia a sconvolgere l’istituzione musicale, dando ai musicisti la forza di rinnovarsi e di formare un gruppo coeso.

Protagonista femminile è Hailey Rutledge (Lola Kirke), oboista arrivata a New York per coronare il suo sogno di suonare nell’Orchestra Sinfonica: sebbene Rodrigo riconosca immediatamente il suo talento, lo stesso non avviene per i vertici dell’Orchestra, e la giovane oboista sarà quindi costretta ad accettare un lavoro come assistente personale del giovane direttore.

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Mozart in the Jungle, oltre a non prendersi mai sul serio e a mettere di buon umore lo spettatore, è un must per tutti gli amanti della musica classica: la particolarità della serie è infatti data dalla sua colonna sonora, composta totalmente da brani sinfonici e lirici, dai più conosciuti, come l’Inno alla Gioia o l’Habanera, a qualche gioiellino di compositori sconosciuti ai più.

Tra scontri con i sindacati, tournée in Sud America e Giappone, retroscena, feste e relazioni, abbiamo l’occasione di conoscere il mondo dietro al sipario, nelle sue innumerevoli sfaccettature (la serie è infatti ispirata a “Mozart in the Jungle: Sex, drugs and classical music”, raccolta di memorie di Blair Tindall, oboista newyorkese).
Gli amanti dell’Opera apprezzeranno soprattutto la terza stagione, girata in parte a Venezia, che vede l’incontro tra Rodrigo e Alessandra “La Fiamma”, soprano ritiratosi dalle scene interpretato da Monica Bellucci. L’opera sarà quindi parte integrante della colonna sonora di questa stagione, che conta guest star di prima categoria: memorabile il concerto in cui “La Fiamma” (con la voce del soprano portoricano Ana Marìa Martìnez) duetta con Placido Domingo in una chiatta sul Canal Grande.

Mozart in the Jungle, purtroppo cancellata dopo la quarta stagione, non è quindi soltanto un passatempo per svagarsi una mezz’ora al giorno (o cinque ore, se si è dipendenti dal binge-watching), ma è anche un mezzo utilissimo per conoscere sempre nuovi brani e per appassionarsi all’universo della musica lirico-sinfonica, se si è estranei.

Elena Santoni