“Maria Stuarda” fu un’opera assai sfortunata nella carriera di Gaetano Donizetti a causa dei ritardi dovuti all’inesperienza del librettista Giuseppe Bardari, la censura e i litigi delle due soprano durante le prove per la prima. Tutto questo portò ad una prima burrascosa il 30 dicembre 1835 alla Scala di Milano

Primo atto

L’azione si svolge nell’anno 1587. La corte gioisce poiché il re di Francia ha chiesto la regina Elisabetta d’Inghilterra in moglie, la donna è però titubante e tormentata dall’incertezza su che sorte riservare alla cugina Maria Stuart. Uno dei suoi consiglieri, Talbot, la supplica di risparmiare la vita all’ormai ex regina di Scozia. Si fa avanti anche Leicester, per il quale Elisabetta prova un forte sentimento, la donna decide così di capire se è corrisposta annunciandogli di aver deciso di sposare il re di Francia e quando sul volto dell’uomo non riscontra alcun segno di gelosia la regina capisce di avere una rivale. Leicester rimasto solo con Talbot riceve da quest’ultimo una lettera di Maria nella quale si apprende che la donna e il conte sono amanti. Il colloquio è udito da Elisabetta che intercetta Leicester e si fa consegnare la lettera. Oltre alla dichiarazione d’amore, Maria chiede di avere un colloquio con la cugina, la quale accetta.

Secondo atto

La scena si sposta a Fortheringay dove è imprigionata Maria. Qui la donna ricorda la sua giovinezza assieme ad un’amica Anna. I suoi ricordi vengono interrotti dall’arrivo della corte di Elisabetta. Le due donne si incontrano o meglio si scontrano, perché dopo un tentativo misero di avere un colloquio pacifico si accendono le ostilità, si insultano a vicenda e Maria viene ricondotta in cella.

Terzo atto

Siamo di nuovo alla corte della regina. Cecil, l’altro consigliere della regina, tenta di convincere Elisabetta a firmare l’atto di morte di Maria. La sovrana è titubante ma l’arrivo di Leicester e il ricordo che egli ama un’altra donna la inducono a firmare il documento, nonostante le suppliche del conte. Maria viene informata da Cecil e Talbot della sua sentenza di morte, l’ex regina confessa i suoi peccati prima di morire. L’ultima scena si apre con il popolo che teme che l’esecuzione di una regina porterà sventura sull’Inghilterra. Entra Maria che dice addio alla folla, viene anche informata che Elisabetta ha deciso di darle il permesso di avere Anna con sé mentre va al patibolo. Giunge anche Leicester che si dispera per la sorte dell’amata e maledice la crudeltà di Elisabetta ma non si può fare più nulla Maria viene condotta sul patibolo e giustiziata.

 

Giulia Panzanelli