Diva, divina, usignolo Maria Callas è uno dei soprani più famosi e controversi della storia della musica lirica.
Mary Ann Kalogeropoulou, al secolo Maria Callas, nasce nel 1923 a New York e raggiunge l’apice della sua carriera negli anni ’50. Grazie alle sue performance si guadagna i soprannomi di Divina e usignolo per la sua sorprendente vocalità. La Callas, infatti, era in grado di raggiungere sia i bassi da mezzosoprano sia gli acuti dei soprano di coloratura. Questa tessitura vocale rese praticamente illimitato il suo repertorio. Da Rossini a Verdi, l’usignolo era in grado di far rivivere sul palco qualsiasi personaggio, non solo per la vocalità sublime dell’artista, ma anche e soprattutto grazie alla sua eccezionale capacità interpretativa. Lo conferma Enrico Stinchelli che scrive «alle qualità vocali, non da tutti comprese e accettate, la Callas abbinava capacità sceniche e interpretative senza uguali: i suoi gesti, gli sguardi, ogni minimo movimento contribuivano a sondare la psicologia del personaggio».
Amina, Norma, Elvira (Bellini), Mimì, Tosca, Turandot (Puccini), Rosina, Armida (Rossini), Abigaille, Gilda, Leonora (Verdi). Non esisteva davvero un ruolo che non sapesse interpretare o una nota che non potesse cantare. È grazie a questo che si guadagnò una fama planetaria calcando i più importanti palcoscenici del mondo. Dalla Scala di Milano al MET di New York, Maria Callas rese immortale la sua figura unendo in modo nuovo e unico il canto e la recitazione. Per dieci anni fu la protagonista assoluta della scena operistica ma, come ogni artista che vive nei e per i suoi personaggi, non poteva che avere una vita costellata di situazioni complesse.
Come se stesse interpretando uno dei suoi personaggi, dopo l’incontro del 1957 con Aristotele Onassis lasciò il marito e manager Giovanni Battista Meneghini. L’armatore greco segnò per il soprano l’inizio della fine. La loro relazione fu caratterizzata dai continui tradimenti di lui e, quando giunse al termine, significò per la Callas l’inizio di un periodo di depressione che rese ancora più instabile la sua voce. Nonostante tutte le difficoltà però, la Divina continuò a cantare fino al 1974 senza però raggiungere più i risultati di un tempo. Dopo l’ultima tournee la sua voce era irrimediabilmente compromessa, motivo per cui si ritirò dalle scene trasferendosi in Francia. Nel 1977 si spense a Parigi a causa di un arresto cardiaco.
Maria Callas è stata un’artista ed un’interprete straordinaria. Con la sua maestria ha regalato al pubblico emozioni uniche ed ha cambiato in modo irreversibile l’approccio che ognuno di noi ha con l’Opera. Il soprano greco, come i personaggi da lei interpretati, ha vissuto la sua vita intensamente sia sul palco che fuori incarnando perfettamente le parole di Tosca «vissi d’arte, vissi d’amore».
Martina Corona