Da sempre l’arte ed i mezzi di comunicazione vanno di pari passo influenzati anche dal progresso tecnologico. L’arte è il mezzo di comunicazione più efficiente e diretto che esista, infatti molti artisti erano coinvolti nelle tematiche politico-sociali in prima persona.

Prestiamo attenzione all’evoluzione della tecnologia: si parte dal teatro per poi arrivare alle prime incisioni evolutesi in vinili, cassette ecc; i primi walkman, mp3 portatili per poi giungere a youtube e spotify. Quindi siamo passati da un evento elitario come il teatro, alla quotidianità e libera disponibilità.

L’Opera si è mai adeguata a tutto questo?

Escludendo OperaLife, quali sono le realtà che rendono l’Opera social? Partiamo dalle basi: la maggior parte dei teatri hanno la pagina Facebook ed il profilo instagram ove sono molto attivi. Condividono con piacere i video e le foto più belle.

Facebook sta diventando la nuova locandina; difatti creare un evento si sta dimostrando molto più d’impatto, rispetto al programma esposto fuori dal teatro. Molti cantanti usano questa strategia per invitare i propri amici o followers al teatro locale.

E poi è sono nati due nuovi teatri: The Social Opera House e The Streaming Theatre ( http://socialoperahouse.org/?lang=it ). Una grande sfida che tramite l’uso delle più moderne tecnologie (anche a livello scenico) vuole rivoluzionare il mondo di fare il teatro e di fare l’Opera. Uno spettacolo in diretta con il pubblico che si trova al di la di uno schermo.

Anche l’Opera quindi si sta rinnovando e modernizzando per esigenze e per sperimentazione. Che sia questa la volta buona per far innamorare i giovani ed il grande pubblico?

Massimiliano Mazza