“Opera”, “Arte”. Se ci seguite da qualche mese, anche voi avrete queste due parole che rimbalzano nella vostra testa, a mo’ di salva schermo. Se avete appena iniziato a seguirci, allora, vi chiariremo un bel concetto. Qual è la vera congruenza, la vera compatibilità, tra queste due parole?
Partiamo dal principio: apriamo Wikipedia e cerchiamo il termine “Opera”. Ecco le prime righe: “L’Opera è il termine italiano di utilizzo internazionale per un genere teatrale e musicale in cui l’azione scenica è abbinata alla musica, al balletto e al canto. La denominazione “opera” è l’abbreviazione convenzionale della locuzione sostantivale opera in musica.“
Genere teatrale e musicale in cui l’azione scenica è abbinata alla musica, al balletto e al canto.
Fissiamo questo concetto.
Ora, invece, cerchiamo il termine “Arte”:
“L’arte, nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana – svolta singolarmente o collettivamente – che porta a forme di creatività e di espressione estetica, poggiando su accorgimenti tecnici, abilità innate o acquisite e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall’esperienza. Pertanto l’arte è un linguaggio, ossia la capacità di trasmettere emozioni e messaggi. Tuttavia non esiste un unico linguaggio artistico e neppure un unico codice inequivocabile di interpretazione.”
Prestate attenzione: l’arte è un linguaggio, ossia la capacità di trasmettere emozioni e messaggi…
Aspettate! Fermi tutti! Cosa ho appena letto? “Studio”?!?!
Inevitabilmente associamo la parola “arte” alla parola “libertà”, inoltre la citazione di Wikipedia sembra dare man forte al nostro pensiero. Comunque corretto, l’arte va studiata: ci sono delle regole da rispettare, la conoscenza amplia la visione e le capacità. Quindi so, faccio di più e bene. E lo studio è essenziale soprattutto se avete talento.
Ma parlare di “arte” è sbagliato. Abbiamo detto che lo studio è essenziale, quindi è una DISCIPLINA.
Avete mai sentito parlare di discipline artistiche?
Le discipline artistiche non sono altro che le 10 principali forme d’arte: Musica, Letteratura, Pittura, Architettura, Danza, Teatro, Fumetto, Cinema, Scultura, Fotografia. Ad esse sono collegate le cosiddette “arti minori” ossia le “specializzazioni”. Per esempio la Poesia è una delle arti minori della Letteratura.
Ora rileggiamo la definizione di opera secondo Wikipedia.
Ah l’Opera è formata da più discipline artistiche/arti minori.
Ma non solo quelle elencate (Musica, anche canto, Danza, per il balletto, Teatro.) Nello scorso articolo ho detto che nell’Opera vi è tanta poesia. Quindi Musica, Danza, Teatro, Letteratura. E la progettazione e realizzazione delle scenografie? Architettura, Pittura e Scultura, dato che nell’ultima è prevista la lavorazione di pressoché qualsiasi materiale. E talvolta, grazie a certe regie, vi sono richiami al Cinema e alla Fotografia.
Inevitabilmente ci sono certe discipline che prevalgono rispetto alle altre nella realizzazione di una recita, ma il punto è: l’Opera non è una disciplina artistica, ma è l’insieme di molte discipline artistiche, se non tutte e 10. E proprio per questo, è geniale e faticosa da realizzare: come dimostrato nel mio articolo della volta scorsa, le regole di qualsiasi disciplina devono essere rispettate e non devono creare attriti o essere discordi tra loro.
É grazie a queste innumerevoli regole da rispettare, per ossimoro, che l’Opera è così libera e permette di trasmettere infinite emozioni ed infiniti messaggi. Ed, indipendentemente da quale sia, la disciplina artistica, o arte minore, che sentiamo di più, probabilmente è impregnata nell’opera.
L’Opera è di tutti, fatta da tutti per tutti.
Massimiliano Mazza