Steoritipicamente parlando, se si pensa ai sentimenti trattati nell’Opera sono due: amore e gelosia. Essi prevalgono molto su tutti gli altri. Eppure anche la figura dell’amico\a è estremamente importante; si presenta in varie forme e sfumature.

Dal “buon viso a cattivo gioco” di Amneris ed Aida alle amiche di Carmen, c’è da sbizzarirsi. Le amiche e gli amici di Cio Cio San che la rinnegano, assieme allo zio Bonzo, poiché “ci hai rinnegati tutti”, può essere interpretato come un “perchè non ce lo hai detto? Non siamo forse noi i tuoi amici?”.

Ma oltre alle pugnalate alle spalle, oltre alla semplice umanità dei gesti, c’è la massima espressione dell’amicizia, in ambito operistico, in Boheme (Puccini). Una storia dove il sentimento dell’amicizia prevale sull’amore. Accentuata inoltre dall’ambientazione, difficile vita per i protagonisti. E poi sono artisti: gli artisti vanno molto d’accordo con i colleghi, ma la dura realtà li pone davanti alla scelta se sacrificare la propria arte o morire, in quella fredda soffitta della vigilia di Natale. Fortunatamente Schaunard (il musicista) che è riuscito a raccattare su qualche spicciolo e li condivide. Condivisione. L’amicizia che si evolve in famiglia. Un paragone da “prendere con le pinze”, potrebbe essere andare in vacanza con gli amici: ognuno fa qualcosa e ci si aiuta tutti.
Poi ci sono le questioni amorose; nelle compagnie sono sempre atti pubblici in qui tutti sono coinvolti: Rodolfo che presenta Mimì agli altri tre amici o Marcello e Musetta che tornano insieme.

Torniamo indietro un secondo: un poeta (Rodolfo), un musicista (Schaunard), un pittore (Marcello) ed un filosofo (Colline) sotto lo stesso tetto. Questo indica che queste quattro persone hanno molto in comune (l’arte è sempre arte in tutte le sue forme). Questo rafforza il legame tra loro: non prendersi cura dell’altro vuol dire tradire anche se stessi. Difatti, quando Mimì è costretta a letto dalla malattia, nessuno esita a vendere i propri beni più cari per comperare delle medicine o un qualcosa con cui scaldarla. Ed è così che se ne va: circondata dalle persone più care, silenziosamente, in modo che se ne accorgano tutti più tardi.
Strana morte in ambiente operistico. E se fosse per non dividere il gruppo? E se Mimì volesse dire loro “non sapete esattamente quando sono andata perché, in realtà, non sono mai andata via”?

Massimiliano Mazza