Più volte ho elogiato la Fondazione Teatri di Piacenza per l’intelligenza con la quale costruisce le proprie stagioni; negli ultimi anni infatti Il Teatro Comunale di Piacenza, in collaborazione con i Teatri di Modena e Reggio Emilia, è riuscito a mettere in scena opere anche poco rappresentate, come la Wally, oppure complesse vocalmente, come i Puritani, dotandosi di scene e costumi davvero molto interessanti, ma soprattutto di cast di solisti eccellenti e famosissimi a livello internazionale. Il pubblico ha sempre risposto presente, affollando palchi e platee e dimostrando di apprezzare gli spettacoli.

Adesso la novità introdotta per la stagione 2017/2018 è davvero lodevole. La televisione locale TeleLibertà ha deciso di ideare un programma chiamato “La lirica in jeans, giovani all’Opera”. Il giorno prima di ogni recita, dopo il consueto TG delle 19:30, andrà in onda un servizio speciale, condotto dal giornalista Marcello Tassi, dal dietro le quinte del Teatro Comunale di Piacenza.

Il pubblico avrà la possibilità di vedere gli artisti nei camerini, intenti a vestirsi e truccarsi; essi verranno intervistati e racconteranno i propri personaggi, vi saranno approfondimenti con registi, costumisti ed ogni altro soggetto coinvolto nell’allestimento dello spettacolo.

La prima puntata è già andata in onda per il Simon Boccanegra, produzione affidata ad un team di giovanissimi provenienti dal progetto Opera Laboratorio, il cui direttore didattico è il grande baritono Leo Nucci. Il servizio svela i segreti del backstage, fa capire come nasce cresce e si concretizza lo spettacolo più complesso che ci sia: l’opera, il recitar cantando. Allievi appena usciti dal conservatorio spiegano al pubblico quanto sia attuale l’opera, la cui continuità è proprio nelle mani delle ultime generazioni.

È finito il tempo della lirica come arte distante, elitaria, complicata e, diciamolo pure, un po’ stantia e poco attraente. I giovani artisti dei nostri giorni sono atletici, entusiasti e volenterosi. Per la voglia di arrivare. Per la voglia di trasmettere ed esprimersi. Bisogna solo dar loro i mezzi per formarsi, dar loro fiducia, e la magia dell’opera continuerà a vivere.

Ancora una volta il teatro “di provincia”, temine troppo spesso ed a torto usato in senso riduttivo se non dispregiativo, insieme ad una realtà televisiva locale impartiscono una dura lezione ai grandi teatri principali e alle emittenti nazionali. Non resta che augurarci che l’intraprendenza e la lungimiranza insegnino e facciano proseliti.

A questo link è possibile vedere la prima puntata de “La lirica in jeans, giovani all’opera”: https://www.youtube.com/watch?v=HiLnnFhUXLo

Samuela Solinas