Cari melomani, bentornati sul Magazine di OperaLife e sulla mia rubrica! Come sapete, mi piace occuparmi dei rapporti che legano l’Opera alla Storia ma in questo articolo vi sorprenderò parlandovi del sommo poeta italiano Dante Alighieri e del compositore ungherese Franz Liszt. Cosa lega questi due personaggi così lontani temporalmente e che non sembra si siano occupati della stessa arte? Ebbene il noto compositore scrisse una sinfonia nota come “Dante-Symphonie” la cui prima esecuzione avvenne a Dresda il 7 novembre 1857.
Si tratta di una composizione che rientra nel genere musica a programma che indica tutti quei componimenti scritti con lo scopo di narrare una storia, di raccontare un evento di qualsiasi genere, attraverso la musica. La genesi di questa sinfonia fu molto lunga e complessa. Fin dagli anni ’30, Liszt era interessato alla “Divina Commedia”: celebre è l’immagine del compositore che legge il poema assieme alla sua compagna dell’epoca, la contessa Marie d’Agoult, all’ombra dei platani e sotto lo sguardo attento del complesso scultoreo di Dante e Beatrice nella Villa Melzi di Bellagio, sul lago di Como. Il progetto si arena per diverso tempo fino a quando nel 1847, durante il soggiorno di Liszt a Woronince, ospite della principessa Carolyne von Sayn-Wittgenstein sua amante, la “Divina Commedia” torna ad essere al centro del suo mondo creativo, soprattutto perché condivide con la donna l’amore per la poesia del fiorentino; il progetto però attenderà ancora diverso tempo prima di essere messo in atto.