Buongiorno lettori, mi chiamo Mattia Guerrini e sono enormemente contento di poter comunicare un po’ qui con voi nella lettera del collaboratore di questo mese.
Con OperaLife collaboro, appunto, proprio da un anno. Da quando c’è stato l’interesse, anche in accordo con la Direttrice, di avere l’opportunità di inserire ulteriormente la danza in questo progetto – che è prezioso e mi sta molto a cuore fin dal suo inizio.
A differenza di molti altri collaboratori, nonché miei colleghi, io non sono un musicista e, devo essere sincero, so leggere a malapena una partitura. Ma l’amore per la musica e per il teatro ha sempre fatto parte di me. Da bambino amavo la musica classica, poi già da piccolo ho iniziato ad andare assiduamente alle opere. Non tralasciavo i balletti ovviamente, la mia grande passione diventata oggi ossessione. Ho infatti studiato danza classica all’Accademia del Teatro Antoniano di Bologna e, quando ho deciso di non diventare un ballerino, ho iniziato a guardare la danza da un’altra prospettiva. Perché la danza non è solo ciò che va in scena.