¡Hola a todos! Sono Ana Espriella e sono l’illustratrice di OperaLife e vengo dal Messico (immaginate la stessa bandiera ma con un’aquila su un nopal). La storia di come sono arrivata qui è un po’ curiosa:

Sono appassionata d’opera da quando avevo 15 anni e un giorno, da grande, sono andata con due amiche al cinema per vedere la diretta al MET di “Adriana Lecouvreur” con la partecipazione di Anita Rachvelishvili (confesso che non sono mai riuscita a pronunciare il suo cognome, è più difficile che dire “salsa Worcestershire”). A fine spettacolo, abbiamo cominciato a confrontarci sulle nostre parti preferite, su chi pensavamo cantasse meglio, sulla scenografia, etc., e tra un  commento e l’altro, un’amica ha menzionato di aver visto su Instagram un account (OperaLife) che aveva intervistato Anita Rachvelishvili, ma che non era riuscita a leggere l’intervista perché era in italiano. Al che ho risposto “Bene, passala a me! Lo parlo male ma lo capisco bene”, ringraziando in silenzio i miei genitori che mi avevano fatto seguire lezioni di italiano quando ero adolescente.

Quando sono tornata al mio appartamento, ho passato molto tempo a guardare le pubblicazioni e a leggere gli articoli di OperaLife. Mi è piaciuto molto lo stile giovanile della rivista ed ero entusiasta di vedere che stavano cercando collaboratori. “Quindi tutte le strade SÌ portano a Roma!” ho pensato.

 

LEGGI TUTTA LA LETTERA SUL MAGAZINE!