Cara Italia,
a te, che con la tua bellezza molto spesso sei stata data per scontata.
A te, che ci hai insegnato cosa vuol dire “il bello” ed il talento, con i tuoi artisti che hanno cambiato la storia…
A te, che sei sempre stata il simbolo della famiglia, dell’arte e del buon cibo e noi ce ne siamo dimenticati.
Tu e i tuoi bei teatri che gridavano e noi sordi e muti davanti a queste disgrazie e solo ora ci rendiamo conto di quanto è importante affacciarci alle finestre e dare voce al nostro calore.
A te Italia, che hai visto e forgiato il genio di Raffaello, Michelangelo, Verdi, Puccini, … tu eri il suolo della Cappella Sistina, tu che eri lì mentre c’erano invasori che ci piegavano ma eri sempre lì quando migliaia di persone hanno dato la vita per vederti unita, dal Nord al Sud dove tu mostri tutte le tue sfaccettature.
Tu che sei sempre stata voluta da tutti e per questo criticata e noi non ti difendevamo. Noi che con stupidità non vedevamo nemmeno la tua magia, la tua musica che risuonava nelle piazze, il tuo sorriso negli schiamazzi dei bar. Ma tu non hai smesso di farci sognare con i tuoi paesaggi, capaci ancora di ispirare e regalare le tue braccia da mamma a tutte le persone che sono venute a trovarti e non ti hanno mai lasciata. La patria del bel canto dove giovani da tutto il mondo venivano a cercare il tuo segreto, la tua passione.
A te, che ogni tua piccola via è uno scorcio di cielo qui sulla terra.
A te dobbiamo chiedere scusa se non ci eravamo resi conto della tua unicità, del grande privilegio di essere italiani, perdonaci se non lo abbiamo gridato usciti dal mondo, se ci siamo dimenticati di sorprenderci davanti a tutto quello che sei, se non abbiamo messo la mano sul cuore quando sentiamo il suono di “Fratelli d’Italia… l’Italia chiamò” ed ora, tu ci hai chiamato ad avere un cuore grande come il tuo.
Grazie Italia!
OperaLife