È da poco giunta la scioccante notizia, comunicata dal portavoce dei talebani, che il cinema, la televisione e la musica sono ora proibiti in Afghanistan.
Fortunatamente la giovane direttrice d’orchestra Negin Khpalwak, insieme ad altre donne, tra le quali atlete ed universitarie, sono riuscite a scappare dal Paese.
La giovane, prima direttrice d’orchestra in Afghanistan, è riuscita a mettersi in salvo in Australia.
Le donne sono le prime vittime dei talebani: infatti non possono più tornare a lavorare in ufficio, né allenarsi in palestra, ma la cosa maggiormente proibita è fare musica.
Il direttore dell’istituto nazionale di musica dell’Afghanistan, Ahmad Sarmast, ora in Australia, ha ipotizzato l’imminente cancellazione della musica, vista già l’eliminazione di tutti i programmi d’intrattenimento alla TV e alla radio.
La musica è considerata immorale: già nel 1996 i talebani bruciarono gli strumenti musicali, ed ancora nel 2001 in molti non accettavano la musica, tranne che per poche eccezioni, come appunto Sarmast che l’ha insegnata e protetta con il suo istituto, creato nel 2010, famoso per l’orchestra femminile Zohra, che suonava sia musica tradizionale che classica occidentale.
Khpalwak era parte di quest’orchestra. La ragazza si avvicinò alla musica di nascosto, con il sitar del padre, a tre anni, e vista l’assenza di radio e TV il padre la portò a studiare a Kabul, a cui poi seguirono lezioni di pianoforte con un’insegnante italiana.
Nonostante le minacce di morte da parte dei suoi zii, sei anni dopo era in TV, a diffondere la sua musica nel mondo; adesso, sebbene il suo istituto sia chiuso, porta la musica sempre con sé.
Chiara Castelli