Katerina Kovanji, mezzosoprano e direttrice del Concorso Internazionale di canto lirico «Corsica Lirica», parla del suo cammino da Rossini alle fioriture etniche.

 

Il suo cammino nel canto lirico è cominciato con gli studi di pianoforte e canto in Russia, al Conservatorio di Rimsky-Korsakov di San Pietroburgo. Il sogno di diventare una cantante è nato nel teatro Mariinsky e grazie a Mariella Devia. Katerina Kovanji si è esibita al teatro Massimo di Catania, al festival di Bellini, nel Teatro della Fortuna e nel Teatro Umberto Giordano vedendo così il suo sogno realizzato.

 

L’amore per il canto lirico si lega al suo amore per l’Italia e la sua lingua. Infatti, Katerina parla 6 lingue e crede che sia importantissimo nella sua professione. La carriera di Katerina Kovanji si è sviluppata in Francia, dove è entrata a far parte di produzioni liriche, spettacoli, concerti, festival, partecipando anche a esibizioni in Spagna, Germania, Italia e Russia. Definisce il suo posto del cuore e di ricarica la Corsica, poiché è un’isola che ha offerto al mezzosoprano tante opportunità bellissime come i concerti sul mare, oppure in montagna, accompagnata da orchestre di archi, pianisti e arpisti.

 

Katerina Kovanji, inoltre, ha realizzato insieme all’étoile dell’Opera di Parigi, Karl Paquette, lo spettacolo “Diamant jaune”, diventando così la prima cantante lirica sopra il ponte a cantare e a ballare con una stella del balletto. La Corsica, inoltre, ha ispirato Katerina a scoprire un nuovo repertorio, quello delle canzoni corse, realizzando delle versioni liriche di canzoni popolari e moderne che vocalmente hanno richiesto molta attenzione. Questo è stato reso possibile grazie ai ruoli rossiniani studiati durante la sua carriera che l’hanno aiutata molto. Il suo CD «Corsica Lirica», ha provocato lacrime di ammirazione e gioia tra i Corsi. La Cenerentola rossiniana è diventata la regina della canzone lirica corsa. Katerina però non si è fermata qua, volendo far conoscere questo repertorio a tutti i cantanti lirici.

 

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