A partire dal 2003 l’Unesco promuove la protezione e promozione del patrimonio culturale immateriale degli stati membri a livello internazionale.
Quest’anno, a seguito di una votazione telematica, la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco ha deciso di candidare come patrimonio culturale immateriale il canto lirico.
La sfida era aperta tra la lirica e “la cultura del caffè espresso”: la scelta dell’arte e dello spettacolo dal vivo vogliono sottolineare l’importanza dell’opera nella storia dell’Italia. Un incredibile bagaglio di tradizioni da riportare sotto i riflettori, soprattutto dopo i due anni di pandemia che hanno colpito duramente l’intero settore dello spettacolo dal vivo.
Se il prossimo dicembre l’Unesco approverà la candidatura sottoposta dall’Italia, la lirica, sempre pronta a regalare capolavori artistici, ne trarrebbe nuovi impulsi e stimoli. Una vera e propria opportunità di riscatto per una forma d’arte tutta italiana riconosciuta ed acclamata in tutto il mondo.
Martina Smaldelli