L’orchestra è l’anima pulsante ed indispensabile nel mondo operistico (e non solo). A seconda dei vari repertori infatti, si presenta ai nostri occhi (e alle nostre orecchie), in maniera diversa.

Al suo interno ben 5 “famiglie” diverse: gli archi (l’insieme dei violini, viole, violoncelli e contrabbassi), i legni con i flauti, gli oboi (a volte il corno inglese), i clarinetti e i fagotti (e spesso il controfagotto); gli ottoni con i corni, le trombe i tromboni e il bassotuba; le percussioni con i timpani (che possono essere a due, a tre, quattro o anche cinque), i tamburi, i gong, le campane, il triangolo, lo xilofono, i piatti, la grancassa, le lastre… un universo ampissimo se consideriamo da organico un timpano a tre per la Quinta Sinfonia di Beethoven e… un martello (sì, un martello!) per la Sesta Sinfonia di Mahler (da organico le percussioni previste in partitura sono queste: timpani, piatti, grancassa, tamburo, tam-tam, triangolo, glockenspiel, xilofono, celesta, due campane, campanaccio, martello).

https://youtu.be/XE85zOSXJC4

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