Siamo felici di essere in compagnia di Ernesto Palacio, Sovrintendente del Rossini Opera Festival.
- Come ha affrontato questo difficile momento storico il Rossini Opera Festival?
È stato un momento storico difficile per i teatri soprattutto lo scorso anno. Abbiamo dovuto cambiare il cartellone che avevamo preparato con largo anticipo, con tre produzioni, riuscendo a proporre solo La cambiale di matrimonio, ma abbiamo cercato di rimanere attivi proponendo dei concerti in piazza con grandissimi artisti come Florez, Alaimo e Pratt. Abbiamo proposto inoltre, con i soldi ricevuti, un’appendice del Festival di agosto, nel periodo di novembre, per dare lavoro a maestranze e artisti. Prevediamo invece per quest’anno di riuscire a fare tutto quello che abbiamo in programma.
- Il Rof ha investito moltissimo nei giovani dando loro molta fiducia; perché crede sia importante avere fiducia in questi?
I giovani sono il futuro. Basti pensare che la carriera di un artista normalmente non dura più di vent’anni, quindi è compito nostro preparare le prossime generazioni.
- Ci parli un po’ della celebre Accademia Rossiniana che avete realizzato per i giovani talenti.
Sono molto entusiasta dell’Accademia, nella prossima edizione abbiamo diciotto elementi di quindici Paesi diversi ed è bello vedere l’interesse di tanti paesi diversi per il nostro Corso. L’Accademia cerca giovani da rifinire anche per il breve periodo della permanenza dei ragazzi in Accademia che è solo di due settimane, quindi cerchiamo giovani talenti e crediamo in loro.