Siamo onorati e felici di iniziare un nuovo viaggio insieme all’interno dei teatri, grazie al quale scopriremo i luoghi magici che rendono possibile ai nostri sogni e sentimenti di materializzarsi.

Oggi siamo in compagnia con Fortunato Ortombina, Sovrintendente e Direttore Artistico del Teatro La Fenice di Venezia. Ci teniamo a ringraziarlo e a ringraziare il Teatro per la fantastica accoglienza che sempre ci riserva.

 

  1. Vorremmo partire prima di tutto dalla situazione drammatica che i teatri stanno vivendo negli ultimi mesi. Come sta affrontando il Teatro La Fenice questo difficile momento?

Questo dramma purtroppo non è solo in Italia ma è una condizione che c’è in tutto il mondo. Per quanto riguarda La Fenice anche se non si può fare musica dal vivo, i teatri, sono e rimangono vivi. Nonostante questo periodo cerchiamo di produrre e dispensare cultura nonostante le forti limitazioni tra cui quelle economiche, tra attività e cassa integrazione e anche la difficoltà di mantenere per il nostro pubblico un’attività costante. Il Teatro è chiuso al pubblico ma stiamo continuamente programmando streaming e progetti senza fermarci perché il teatro è vivo!

  1. Vi siete dedicati con attenzione ai giovani essendo per alcuni anche un grande trampolino. Abbiamo visto giovani talentuosi calcare il vostro palco come Diego Matheuz, Francesca Dotto, Beatrice Venezi e molti altri. Crede sia importante dare possibilità a giovani artisti? Incoraggiarli, anche, in un momento storicamente difficile per loro? Quanto crede sia importante che i giovani conoscano il mondo del teatro?

Il Teatro La Fenice è molto focalizzato sui giovani; abbiamo creduto in molti giovani interpreti dando loro fiducia ed è un nostro impegno nei loro confronti aiutarli e accompagnarli nel loro cammino, perché proprio è nell’identità del Teatro La Fenice essere attenti ad idee nuove e a giovani talenti. Abbiamo scelto, per esempio, per il Concerto di Capodanno due giovani artisti ed è nel nostro interesse farli crescere e portare qualsiasi nostro interprete a dare del suo meglio arricchendosi anche musicalmente; insomma, i giovani sono nel cuore della Fenice.

  1. Pensa che il teatro sia un luogo sicuro? Come può il teatro tutelare il suo pubblico?

Il teatro è indubbiamente un luogo sicuro basti pensare che il pubblico è contingentato, c’è la distanza di sicurezza, all’ingresso avvengono tutti i controlli tra cui la misurazione della temperatura; l’utilizzo delle mascherine è d’obbligo inoltre è un luogo dove c’è una regolarità dei comportamenti, dove non si può parlare e spostarsi da un posto all’altro, insomma il teatro per natura è un luogo sicuro; inoltre il teatro deve vincere la paura e il nostro pubblico della Fenice ce lo ha dimostrato. Quando è stato possibile aprire abbiamo sempre avuto sold out e questa è la dimostrazione che abbiamo tutti voglia di tornare a teatro.

 

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