Siamo felici di avere di nuovo con noi Vittorio Grigolo, che abbiamo avuto già il piacere di intervistare agli inizi del 2018. Vittorio è un tenore di fama mondiale, nella sua carriera pluriventennale ha calcato i palchi più importanti del mondo dell’Opera e nel 2019 è stato anche Direttore Artistico del programma televisivo “Amici”. Considerato a ragione uno dei pilastri della lirica contemporanea, oggi è qui insieme a noi per raccontarci la sua carriera e come ha vissuto questo difficile anno.
- Partiamo dal momento drammatico che tutti noi abbiamo vissuto. Com’è stato per te questo blocco forzato?
Questo è stato un grande regalo per me perché è nata Bianca, mia figlia. Ho pensato molto spesso che se fossi stato via mi sarei perso momenti indimenticabili; proprio per questo lo considero un regalo… nuove emozioni che porterò sempre con me, anche sul palco.
- Hai avuto la possibilità di riprendere ad esibirti mostrando la tua arte, che sensazione hai provato?
Il primo concerto è stato quasi surreale perché mi sembrava strano rivedere la “normalità”. Infatti, poco dopo, il nuovo DPCM ci ha rinchiuso e forse la seconda chiusura è stata per tutti più buia.
- Dopo questo momento, moltissimi giovani hanno ancora meno opportunità ed audizioni. Cosa puoi consigliare loro?
Per tanti giovani la situazione è stata drammatica, sono stati fermi come tutti noi e magari hanno speso i soldi che volevano investire nelle lezioni, oltre ai contratti cancellati. Alcuni a causa di questo Covid hanno cambiato lavoro ma, in questa situazione di disagio, si alza la qualità ed avviene una selezione naturale. Credo che le persone che vogliono arrivare una strada la trovano, gli altri trovano una scusa.