Buongiorno cari lettori, oggi intervisteremo con piacere il coreografo francese Stéphen Delattre. Prima di dedicarsi completamente alla coreografia, fondando in Germania anche una propria compagnia che prende il suo nome, ha danzato alcune fra le creazioni dei più celebri maestri del panorama internazionale: da Roland Petit a Nacho Duato, da Mauro Bigonzetti a Jacopo Godani, Angelin Preljocaj, Marco Goecke.

 

Buongiorno Stéphen e benvenuto. Per cominciare vorrei chiederti come, da piccolo, ti sei approcciato alla danza. 

 

Buongiorno Mattia, grazie mille per avermi accolto oggi. Il rapporto tra me ed il ballo è una lunga storia d’amore! Quando avevo 7 anni ho iniziato a studiare pianoforte, sentendo un profondo legame con la musica. Questa è stata una transizione che mi ha portato a ballare. Il movimento è sempre stato il modo migliore per esprimermi.

 

Hai poi studiato all’Ecole Nationale Supérieure de Danse di Roland Petit a Marsiglia. Che cosa ricordi di quel tuo periodo di formazione? Com’è stato studiare anche con la presenza di un coreografo così importante come Petit? 

 

All’epoca l’ENSD di Marsiglia era la seconda più grande scuola di danza professionale in Francia, dopo la Scuola dell’Opéra di Parigi. Ho fatto la mia formazione completa dai 10 ai 17 anni. È stata un’esperienza molto ricca ed ho avuto la possibilità di seguire una formazione completa che includeva danza classica, contemporanea, di carattere, storia della danza, ecc. Questa educazione è stata la base della mia carriera, insegnandomi disciplina, rispetto, duro lavoro e come prepararmi per il mondo professionale. I primi anni in collegio sono stati difficili e una grande sfida, stare lontano dalla mia famiglia così giovane. Anche mia madre, da sola, ha fatto molti sacrifici a livello emotivo ed economico. Oggi credo che sia orgogliosa di vedere che non è stato per niente… Non ho avuto un’infanzia o un’adolescenza a causa del tanto lavoro alla scuola normale ed a quella di ballo. Tutto il mio tempo, concentrazione ed energia sono stati dedicati al lavoro! Quello che avevo iniziato non potevo fermarmi, temendo di deludere me stesso o le persone che credevano in me… Durante quei 7 anni, facendo parte dell’ENSD, ho avuto il privilegio di essere selezionato dal maestro Roland Petit e di lavorare direttamente con il Balletto Nazionale di Marsiglia per molte produzioni. Il mio primo vero stipendio simbolico è stato all’età di 12 anni. Anche con il mio migliore amico Mathieu Ganio, ora Étoile all’Opéra di Parigi, abbiamo avuto il lusso di lavorare con un professionista in tenera età. Ricordo di essere andato in tournée in Italia, in Sicilia e Sardegna all’età di 15 anni per un periodo di 6 settimane ed è stata una bella esperienza, soprattutto perché non dovevamo andare a scuola… 😉 La visione di Roland Petit era chiara per me: cercare il talento dei ballerini e usarlo per raggiungere il pubblico.

 

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