Cari lettori, siamo felici di intervistare oggi Sara Renda, étoile dell’Opéra National de Bordeaux.

Classe ‘91, determinata e sognatrice, ha lasciato la sua Sicilia per proseguire gli studi alla Scala di Milano e approdare, nel 2010, in Francia dove dunque, complice il suo talento e passione, è stata ripagata con la nomina di étoile. 

 

Sara, grazie per essere qui. Mi tolga subito una curiosita’: gia’ da piccola voleva fare la ballerina? 

Sì, fin da piccolissima ho sempre avuto questa passione. Mia mamma è stata sempre una fonte di ispirazione, mi ha sempre invogliato, contagiandomi con il suo amore per il ballo. Mi ricordo che bastava ascoltare qualsiasi musica per ritrovarmi a danzare con lei. A circa 4 anni mi ha iscritto in una scuola di danza e ho capito da subito che era quello che volevo fare.

 

Dove e quando ha cominciato i suoi studi? 

Ho cominciato a quattro anni in una scuola di danza nella mia città natale, Alcamo, dove ho ricevuto i primi insegnamenti, soprattutto di danza moderna. Solo intorno agli otto anni ho cominciato a prendere lezioni di danza classica nella stessa scuola con maestri ospiti stranieri. In seguito dai nove ai dieci anni ho iniziato un percorso accademico: prima in una scuola di danza privata a Palermo e in seguito nei piccoli danzatori del Teatro Massimo di Palermo.

 

Com’è stata l’esperienza – per la sua formazione – al Massimo di Palermo? 

L’esperienza al Teatro Massimo è stata positiva, le lezioni non erano organizzate per classi e quindi per un anno a volte ho lavorato con allievi più grandi, addirittura di 4 anni. Ogni giorno percorrevo circa 80 km tra andare e tornare da Palermo. La mia costanza e il mio entusiasmo mi hanno sempre sostenuto. Devo molto a questo Teatro, anche perché la sua bellezza mi ha fatto innamorare ancora di più della danza. I corsi erano ben fatti e gli insegnanti molto preparati. Un sogno per una bambina così piccola.

 

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