Una delle protagoniste di questo numero di OperaLife è Rosa Feola, soprano acclamato e apprezzato in Italia e all’estero per la sua vocalità raffinata e il suo elegante fraseggio. Durante la sua carriera ha impersonato ruoli dei maggiori compositori del Settecento e soprattutto dell’Ottocento: Mozart, Cimarosa, Rossini, Bellini, Donizetti, Mercadante, Verdi, Bizet. Siamo molto felici di poter intervistare un’artista così poliedrica, iniziamo subito!
- Come da rito, la prima domanda riguarda l’origine della tua passione per la musica: quando è nato il tuo amore per l’opera? Come ti sei avvicinata a questo bellissimo mondo?
Ho ascoltato la mia prima opera da un cd abbinato ad una rivista che mi comprava mio padre. Erano pezzi scelti della Madama Butterfly. Ho iniziato a sognare su quelle note … e a desiderare di cantarle anche io. Studiavo già pianoforte ma il canto era la mia forma di espressione preferita finché poi sono stata instradata, per fortuna, a studiare seriamente.
- Un nome importante nel tuo percorso musicale è quello di Renata Scotto, personalità di riferimento sia dal punto di vista musicale, sia per l’intensità dei suoi personaggi. Qual è l’insegnamento più importante che ti ha dato in molti anni di conoscenza?
Innanzitutto che i cantanti lirici sono degli attori e che l’espressione del testo è in stretto rapporto con la musica, se cerchi di creare la magia del teatro! I suoi insegnamenti sono costanti, anche perché ho la fortuna di essere ancora in contatto con lei, nonostante l’Opera Studio dell’Accademia di Santa Cecilia sia ormai stata chiusa da anni. Che peccato. Chiacchieriamo spesso di opera, dei personaggi e delle motivazioni di alcuni loro atteggiamenti piuttosto che di altri. Spero di ereditare da lei il desiderio instancabile di volersi migliore, con lo studio ….
- Come anticipato, il tuo repertorio copre numerosi compositori: qual è quello che senti più affine da un punto di vista musicale?
Ogni compositore ha la sua caratteristica che adoro. C’è il belcanto donizettiano che è l’esaltazione della linea di canto che ritroviamo ancora più sentito nelle pagine di Verdi e la passione pura di Puccini, senza andare a dimenticare la sensibilità e perfezione di altri due geni quali Rossini e Mozart. Ognuno di loro mi ha regalato delle emozioni uniche.