Ben ritrovati a tutti, amici di OperaLife, quest’oggi abbiamo il privilegio di intervistare il giovane pianista e direttore d’orchestra quindicenne Morgan Icardi. Il giovane ha iniziato a studiare pianoforte a cinque anni, per poi incidere il suo primo album Mozart Across Bundaries. Morgan quest’anno è uno studente del triennio accademico in direzione d’orchestra della scuola Claudio Abbado a Milano.
- Benvenuto Morgan! Allora partiamo dal principio: com’è nato il tuo amore per la musica? Cosa ti ha avvicinato al tuo strumento prediletto?
Avevo 5 anni e abitavo a Los Angeles con la mia famiglia, ma la “chiamata” l’ho ricevuta a Seattle. Eravamo ospiti a casa di clienti e amici dei miei genitori e, in quei giorni, ebbi l’opportunità di assistere ad una lezione di piano della figlia minore, Mila, mia coetanea. Rimasi colpito, affascinato dalla musica e dallo strumento e chiesi immediatamente ai miei genitori di poter imparare. Subito dopo il nostro rientro a Los Angeles iniziai il mio percorso di studio come pianista al Silverlake Conservatory of Music. Dove abitavamo si respirava musica ovunque, passavo gran parte delle mie giornate sulle colline di Laurel Canyon, culla del rock e casa per molti compositori di colonne sonore. Di quando si scendeva in città, ricordo invece i grandi billboard con Dudamel e la LAPhil lungo Sunset Boulevard e sulla Grand Ave davanti alla Disney Hall.
- Il primo debutto rimane per sempre nella mente e si conserva nel cuore: ci puoi raccontare brevemente il tuo? Com’è stato?
Quando penso al mio “debutto” mi vengono in mente due momenti particolari, entrambi nel 2019. Avevo 12 anni. Il primo, a gennaio. Debuttai come solista con l’Orchestra Sinfonica di Bacau in Romania, diretta dal Maestro Ovidiu Balan. Suonai Mozart, il Rondo per pianoforte e orchestra K.386. In quei giorni, rimasi molto colpito dal ruolo del direttore d’orchestra, da come rende fruibile e significativa l’esperienza del fare musica per tutti gli orchestrali e conseguentemente anche per il pubblico, realizzando un flusso energetico unico, che non è mai uguale a se stesso. Così, sulla via del ritorno da Bacau, mi dissi: voglio essere un direttore d’orchestra.
Il secondo “debutto” avvenne ad agosto dello stesso anno. Dopo un’audizione, il Maestro Fabrizio Dorsi, docente al Conservatorio di Milano ed autore di Elementi di Direzione d’Orchestra, mi permise, nonostante la giovanissima età, di partecipare al Corso di Avviamento alla Direzione d’Orchestra che presiede tutti gli anni a Todi. Alla fine della settimana tenemmo due concerti. Il concerto finale si svolse all’interno della Nunziatina, chiamata “la piccola Sistina”. Per me si trattò di un’esperienza unica, in quello spazio meraviglioso, gremito e con la musica di Mozart ad accompagnarmi nuovamente, con il Divertimento in Fa maggiore K. 138.