Cavaliere al merito della Repubblica Italiana, Monique Veaute è dal 2020 direttrice del prestigioso Festival dei Due Mondi di Spoleto. Nel corso della sua vita ha ricoperto diverse cariche e ruoli: è stata alla guida di Palazzo Grassi, consulente per il canale televisivo Arte, Presidente del Centre Chorégraphique National de Créteil ed è membro del CdA del Museo MAXXI di Roma.
Signora Veaute, grazie per essere qui. Lei è nata in Germania, ha poi studiato a Strasburgo. Da giornalista, com’è approdata a Parigi?
Buongiorno. Le rispondo alla sua domanda. La Francia è tutta centralizzata e tutta la cultura passa per la città di Parigi; così interessandomi di cultura e cominciando a lavorare in questo campo sono approdata a Parigi.
Nel 1984 si è trasferita a Roma. Che impressione aveva dell’Italia all’epoca?
All’epoca da un lato, a mio avviso, era abbastanza cupa, non c’erano tutte le luci che ci sono oggi e mi fece davvero uno strano effetto ma velocemente ho avuto la fortuna di incontrare Renato Nicolini è così il mio approccio a Roma fu molto gradevole a livello di incontri.
Inoltre grazie a lei è nata, nel 1990, la Fondazione Romaeuropa: ne è stata la prima direttrice, ora è Presidente onorario. Me ne parla?
Questa è una lunga storia! Dunque, arrivando a Villa Medici l’idea fu quella di creare un Festival. Capimmo subito che istituzionalmente sarebbe stato più giusto avere dei rapporti più stretti con l’Italia anche su consiglio del nostro Ambasciatore dell’epoca e così nacque la prima Associazione che si chiamò Romaeuropa. Fu fondata da 5 persone molte innamorate dell’arte contemporanea e molto aperte al creare un momento di eventi dove si potessero invitare artisti. Villa Medici è giusto ricordare che è una delle poche Accademie che invita non solo artisti francesi ma artisti da tutto il mondo rendendosi così un luogo di vera residenza artistica. Da associazione, grazie al Presidente dell’epoca, facemmo tutti i passi necessari per diventare Fondazione. Dopo 10 anni l’idea fu quella di non fare più il Festival in estate ma di spostarlo in autunno per poter entrare più in contatto con la città e con tutti i contatti romani. Ovviamente, tutto questo si è fatto con tutte le Accademie presenti su Roma, che sono circa 30, e questo ha permesso di creare una base molto buona per interscambi e che continua ancora oggi a lavorare su questo, divenuto oggi un punto molto importante sia italiano che europeo.