Cari lettori, siamo contenti di poter intervistare in questo numero Matias Santos, uno fra i più distintivi ballerini argentini, nonché figura di grande rilievo del Teatro Colòn di Buenos Aires, nel quale lavora stabilmente dal 2005.
1) Benvenuto Matias. Eri piccolo quando hai deciso di intraprendere lo studio della danza?
Grazie mille. In realtà, ho iniziato a studiare danza classica da grandicello, venendo dai balli folcloristici, visto che a casa mia piacevano molto e quindi anche a me.
Inoltre, mi è sempre piaciuto essere presente agli eventi scolastici e alle feste popolari.
2) Tra l’altro hai cominciato a studiare danza classica a diciotto anni, quindi molto tardi. È stata una corsa contro il tempo per raggiungere un determinato obiettivo?
La verità è che sì, ho iniziato in età avanzata. Ad un certo punto è stata una vera e propria corsa contro il tempo, mi sono dedicato con molta dedizione per riuscire a diventare un ballerino professionista. Ma non mi pento di aver iniziato “tardi” perché ho avuto un’infanzia e un’adolescenza felice e io sono contento così. Sono molto grato per come sono andate le cose nella mia vita e nella mia carriera.
3) Come sei arrivato al Teatro Colòn?
Quando stavo finendo le superiori (lo stesso anno in cui ho iniziato a studiare danza classica), ho dovuto decidere cosa fare della mia vita ed è allora che, grazie all’aiuto e ai consigli del mio insegnante, mi sono trasferito a Buenos Aires, dove mi sono iscritto ad un corso speciale per i giovani più grandi offerto dalla Scuola del Teatro Colón. Da quel momento ho lavorato passo dopo passo fino all’Audizione in cui mi presero nella compagnia ufficiale, dove sono cresciuto e sviluppato nel mondo del balletto.