Siamo felici di poter intervistare la ballerina italiana Mara Galeazzi, già Principal dancer del Royal Ballet di Londra, ora Guest Artist; artista completa e grande umanitaria tra una carriera sfavillante e nuove avventure.

 

  1. L’essere diventata una ballerina nasce certamente dal fatto che sei un’artista. C’è stato un momento preciso in cui hai preso coscienza di questo?

Ho compreso veramente il balletto quando avevo quattordici anni e da lì ho capito il senso della danza e cosa desideravo. Quando si è piccoli indubbiamente ci sono l’attrazione per l’arte e la passione, ma la comprensione è arrivata dopo. Studiando alla Scala ho capito il senso del lavoro.

  1. Quali ricordi ti sono rimasti più impressi della Scuola di Ballo Scaligera?

Sicuramente il poter curiosare fra le sale, incontrare i più grandi artisti e insegnanti nei corridoi del teatro, ma anche le avventure coi compagni durante le pause hanno dato luce a momenti molto belli.

  1. Sei partita per Londra molto presto. Cosa ricordi dei tuoi primi momenti al Royal Ballet?

La difficoltà nel comunicare con la lingua e la possibilità di essere entrata in una compagnia, una sorpresa che non era assolutamente stata pensata prima, incredibile, come un sogno.

 

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