Bentrovati amici di OperaLife! L’ospite di oggi è un tenore emergente, che si sta facendo strada nei maggiori teatri del panorama operistico. Con la sua vocalità agile e l’ampia estensione, padroneggia con efficacia e sicurezza il repertorio rossiniano, a cui si affiancano ruoli donizettiani e mozartiani.

Risponde oggi alle nostre domande il tenore sudafricano Levy Sekgapane.

 

 

 

  1. Com’è nata la tua passione per la musica e per l’opera?

 

La passione per la musica c’è sempre stata, da tutta la vita, perché sono cresciuto in una famiglia di musicisti. Anche i miei nonni e i miei genitori hanno cantato per tutta la vita. L’amore per l’Opera è arrivato molto più tardi, mio fratello maggiore è un musicista/direttore d’orchestra. È lui che mi ha spinto e mi ha insegnato questo tipo di musica, fino a quando non ho visto la mia prima opera, quando avevo 15 anni, a Cape Town: Il flauto magico di Mozart, che mi ha ancora più ispirato e spinto a diventare un cantante.

 

  1. La tua carriera ha avuto slancio grazie alla vittoria di numerosi concorsi internazionali, tra i più importanti per i cantanti: ricordiamo in particolare il raggiungimento del primo premio nella Monserrat Caballé International Singing Competition (2015) e nel concorso Operalia (2017). Cosa vuol dire per un giovane cantante ottenere riconoscimenti così prestigiosi?

 

Sì, per me, proveniente dal Sud Africa, è stato molto impegnativo e difficile trasferirsi in Europa per iniziare una carriera, quindi ho deciso di partecipare a diverse competizioni che ovviamente mi hanno dato una spinta alla carriera, e sono stato molto fortunato! Penso che ogni giovane cantante che è pronto per entrare e fare carriera nel mondo dell’opera debba fare esperienza di canto nelle competizioni; ovviamente non tutti sono fatti per le competizioni, ma sono solo un trampolino di lancio, possono darti una possibilità per essere ascoltato dalle persone importanti nella nostra attività, ovviamente se vinci questo può essere un grande momento. Inoltre dipende dal cantante, a volte le competizioni non danno la spinta di carriera che ci si aspetta. Ma è sempre bene provare.

 

  1. Come descrivi la tua vocalità?

 

La mia vocalità, direi, è la voce di “tenore di grazia” o tenore leggero, questo è il tipo di voce o fach che è stato scoperto alla fine del XVII secolo, da compositori come Gioachino Rossini e Gaetano Donizetti. È una voce molto alta con una vasta gamma, che è in grado di cantare musica molto difficile, con molta coloratura e note alte.

 

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