Oggi intervistiamo il celebre soprano Jennifer Rowley, artista affermata del panorama lirico mondiale.

1. Come ti sei avvicinata al mondo dell’Opera e cosa è stato importante per te in questo percorso?

Sono arrivata all’Opera partendo da un background nei musical. I miei genitori mi portavano a lezioni di danza in tenera età e il mio background nella danza mi ha portato al mondo del teatro. Al liceo, amavo i musical, dove potevo mettere insieme il canto e la danza. Recitare è sempre stato affascinante per me: diventare qualcun’altra e darle vita sul palcoscenico.
Quando la mia voce si è sviluppata in una voce lirica, è diventato molto importante per me usarla per dare vita a questi fantastici personaggi, come farei nei musical. Quindi mi avvicino all’opera nel ruolo di una narratrice, di una attrice, e il mio scopo sul palco è raccontare una storia attraverso la musica. Sono lì per emozionare le persone. E quindi quello che è diventato più importante per me, nel mio viaggio per arrivare dove sono oggi, è stato sviluppare la mia tecnica vocale in modo da poter effettivamente fare quello che volevo fare sul palco con le parole e i personaggi per raccontare queste storie. Una volta che la tecnica vocale era solida, ho potuto iniziare a esplorare i personaggi in profondità ed essere emotiva, sperimentare ciò che stanno vivendo sul palco e non fargli influenzare la salute ed il suono della mia voce. Così ho potuto emozionare le persone non solo con la musica, ma anche con la caratterizzazione del personaggio in quel momento. E questa è diventata una grande gioia per me nella mia carriera.

2. Quando ti sei accorta di avere i numeri per poter fare questa professione?

È divertente dirlo ad alta voce, ma ho sempre saputo di avere qualcosa da dire nel mondo dell’opera. Avevo qualcosa di diverso e unico che potevo dare non solo alla musica, ma anche ai personaggi. E così sapevo fin dall’inizio che avrei potuto farlo. Non tutti erano sempre d’accordo con me! [Sorride]. Ma mi sono sempre sentita come se avessi DOVUTO farlo. Avevo qualcosa che sentivo di dover dare, e non ho mai smesso di lavorare per essere in grado di salire sul palco e dare tutto ciò che potevo a ogni singola opportunità. Ci vuole MOLTO duro lavoro per eccellere a qualsiasi livello di questa professione, ed ero sempre disposta ed entusiasta di fare quel lavoro.

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