Cari lettori di OperaLife, sotto i nostri riflettori oggi abbiamo il tenore Giorgio Misseri. Nato a Palermo, ha iniziato gli studi musicali di canto presso il Conservatorio Vincenzo Bellini della sua città natale, dove si è diplomato con il massimo dei voti. Nel 2011 ha frequentato l’Accademia Rossiniana di Pesaro, dove ha studiato con il M° Alberto Zedda, ed ha debuttato al Rossini Opera Festival come Cavalier Belfiore ne “Il Viaggio a Reims”, per poi essere invitato nuovamente al ROF per “L’occasione fa il ladro” e per “Matilde di Shabran”. Giorgio Misseri ha vinto numerosi premi a concorsi internazionali di canto, tra cui il primo premio assoluto al Concorso Lirico Internazionale “Città di Lucca – Giacomo Puccini”, il secondo premio al Concorso Internazionale per Voci Liriche “Simone Alaimo” in Sicilia, il terzo premio nel Concorso Lirico Internazionale “Città di Bologna”, il primo premio al VI° Concorso Internazionale di Canto Lirico “Francesco Maria Martini” di Mantova.
Si esibisce nei più prestigiosi teatri italiani, dalla Fenice di Venezia alla Scala di Milano, dal Massimo di Palermo all’Opera di Roma. Andiamo a conoscerlo!
Benvenuto Giorgio! Partiamo dal tuo ultimo impegno al Teatro alla Scala di Milano: Lucia di Lammermoor. Cosa si prova a cantare in un palcoscenico come quello scaligero e com’è stata l’esperienza con i colleghi Oropesa e Flórez?
L’emozione di calcare uno dei palcoscenici più importanti al mondo è enorme. Credo proprio che a parole non si possa descriverla. Non è la prima volta per me in Scala, ho iniziato con la cover nel “Pirata” del mio collega Piero Pretti, poi Arbace in “Idomeneo” di Mozart con le due temute arie che spesso vengono tagliate e così via. Con i miei due colleghi l’esperienza è stata molto bella, avevo già lavorato con Juan Diego anche recentemente nel “Romeo e Juliette” al Maggio Musicale interpretando Tybalt, ma mai con Lisette che è una ragazza stupenda e un’incredibile Artista. Juan Diego è molto amichevole scherzoso e ovviamente bravissimo.
Questa, peraltro, era un’edizione integrale di Lucia, comprensiva delle parti che spesso vengono tagliate. In questo com’è stato il lavoro e la collaborazione con il Maestro Chailly?
Con il Maestro Chailly è stato molto importante lavorare. I grandi Direttori ti trasmettono sempre molto, grazie alla loro esperienza e al loro bagaglio musicale. Il Maestro è giustamente molto esigente, ma ti segue in maniera incredibile. È molto facile cantare con lui. Inoltre, con il Maestro Chailly, ho fatto anche qualche musicale e assieme, come Edgardo poiché sono anche cover di Flórez e non vi dico l’emozione!!!!