Cari amici lettori di OperaLife, siamo felici di incontrare oggi un giovane direttore d’orchestra italiano: Giancarlo Rizzi. Nato a Verona, classe 1982, dopo gli studi presso la prestigiosa Sibelius Academy e il perfezionamento con Lorin Maazel negli Stati Uniti ha iniziato un’intensa attività che lo ha portato sul podio di numerose orchestre in Italia e all’estero come l’Opera Nazionale Finlandese, Sinfonia Lahti, Tampere Filharmonia, l’olandese Het Gelders Orkest, I Pomeriggi Musicali, l’Orchestra di Padova e del Veneto, l’Orchestra Haydn di Bolzano e molte altre.

Una domanda che proponiamo sempre per partire dalle origini. Come ti sei avvicinato e appassionato alla musica e cosa ti ha spinto a diventare direttore d’orchestra?

Da piccolo volevo fare il compositore di musiche per film. Quando i miei genitori si informarono in Conservatorio, gli venne detto che prima di studiare composizione dovevo studiare pianoforte. E così mi iscrissi a pianoforte al Conservatorio di Verona, senza aver mai toccato un tasto in vita mia. All’esame di ammissione eravamo tantissimi, si presentavano ragazzi preparatissimi, avreste dovuto vedere la faccia della commissione quando gli dissi che non avevo mai suonato il pianoforte. Mi fecero i test di ascolto e rimasero impressionati dal mio orecchio assoluto. Poi mostrai le mie “composizioni”, due righette misere scritte con cura sopra cui avevo scritto “op.1”. Il presidente della commissione si commosse e mi disse “anch’io alla tua età scrivevo op.1 sui miei primi tentativi” e così, credo prima volta nella storia del conservatorio, mi ammisero a pianoforte. Poi sono venuti gli studi di composizione, seri e durissimi e l’interesse per la direzione d’orchestra. Così ho cominciato a studiare prima in Italia e poi alla grande Sibelius Academy di Helsinki, probabilmente la migliore scuola di direzione d’orchestra del mondo, dove ho avuto la fortuna di lavorare con grandi maestri e di fare tanta pratica con l’orchestra.

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