Siamo felici di intervistare Fulvio Macciardi, Sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna, che ringraziamo in anticipo per la sua disponibilità.

  1. Vorremmo partire prima di tutto dalla situazione che i teatri stanno vivendo. Come sta affrontando il Teatro Comunale di Bologna questo difficile momento?

È un momento molto difficile, pieno d’incertezze ma abbiamo la volontà di mantenere tutto attivo. Abbiamo creato produzioni e concerti in streaming, disponibili sul nostro canale YouTube, l’opera-film che potrete vedere su Rai 5 e abbiamo “approfittato” di questo momento per fare lavori di manutenzione extra ordinari. Purtroppo abbiamo dovuto ricorrere alla cassa integrazione ma siamo fiduciosi e pronti a reinventarci. Credo sia questa la parola chiave in questo momento.

  1. All’interno del vostro Teatro è presente un’Accademia molto gettonata dai ragazzi; da dove nasce quest’attenzione che riservate ai giovani?

Credo sia un vero dovere istituzionale. Il nostro Teatro è stato l’incipit di molte carriere e abbiamo il dovere di preparare i giovani ai loro obiettivi professionali anche perché in Italia, ahimè, manca la preparazione dalla scuola d’infanzia nel campo musicale e teatrale. All’interno del nostro Teatro non abbiamo solo l’Accademia ma abbiamo il Coro di voci bianche, abbiamo corsi per tecnici di palcoscenico, luci, audio, sarte… e queste figure sono molto richieste, infatti il 50% delle persone che li hanno frequentati hanno trovato lavoro. Credo sia importante credere nei nostri giovani.

  1. In questo momento molte persone discutono sulla sicurezza del teatro; lei pensa che sia un luogo sicuro? E se sì, come può il teatro tutelare il suo pubblico?

Durante questi mesi il nostro Teatro si è super attrezzato; tutti i teatri si sono impegnati a rispettare tutti i protocolli e proprio per questo sono sicurissimi. Credo che il teatro possa dare gioia, serenità in questi momenti così duri per il nostro Paese. Prima della chiusura al pubblico dei teatri, in autunno abbiamo organizzato degli spettacoli al Palazzetto dello Sport che ha come capienza più di 5000 posti; a causa delle regole che ci sono state imposte il pubblico presente era in media sulle 400/500 persone e lo stesso pubblico ci ha detto che era il luogo più sicuro in cui erano stati.

 

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