In una famiglia di danzatori come quella di Francesco Gabriele Frola, le strade del futuro sarebbero comunque potute essere le più svariate. Classe ’92, di una bellezza ammaliante e un carattere celestiale, Gabriele ha iniziato a studiare danza a Parma nella scuola dei genitori. Dopo un anno ad Amburgo, si è formato in Messico al Fomento Artistico Cordobés. Nel 2018 diviene Primo Ballerino al National Ballet of Canada e allo stesso tempo all’English National Ballet di Londra, dove nel 2020 diventa lead principal. Ha a cuore la sua famiglia e si schiera coraggiosamente a favore delle battaglie sociali. Un orgoglio tutto italiano fra Londra e Toronto.
Caro Gabriele, con la danza è stato amore a prima vista? Quanti anni avevi quando hai cominciato?
No, non è stato proprio amore a prima vista. Io sono cresciuto in una famiglia di ballerini e la danza per me è sempre stata una cosa molto normale vivendola fin da piccolo. La prima lezione l’ho fatta a tre anni, nella scuola dei miei genitori. Essendo però sempre stato in questo ambiente, magari non ci pensavo neanche all’amore per la danza. Era una cosa normale e quotidiana che vedevo e facevo tutti i giorni. I miei genitori quando avevano spettacolo a volte mi portavano e stavo dietro alle quinte, sono sempre stato abituato a stare in teatro. A quindici anni, quando poi ho deciso di andare ad Amburgo, è diventata una missione.
I tuoi genitori sono stati primi ballerini poi, come mi dicevi, hanno aperto una scuola molto prestigiosa a Parma. Com’è avere un genitore come proprio insegnante?
Ci sono i pro e i contro, come in tutte le cose. È forse più facile inizialmente perché li conosci già da prima e sei più consapevole di quello che loro vogliono vedere nell’ambito della danza, però magari può diventare difficile quando cresci, perchè durante l’adolescenza si tende a essere un po’ ribelli. Si arrabbiano molto di più essendoci una confidenza maggiore che con gli altri allievi non c’è. Come può essere difficile per me lo è anche per loro.