Cari lettori, siamo felici ed entusiasti di intervistare oggi, qui ad OperaLife, il soprano Francesca Benitez. Francesca si diploma giovanissima al conservatorio di Genova. È vincitrice del 69° Concorso As.Li.Co. per giovani cantanti, e da lì inizia la sua carriera presso i più importanti teatri italiani: San Carlo di Napoli, Regio di Parma, Carlo Felice di Genova, Maggio Fiorentino a Firenze. Partecipa alla nuova produzione di “Lakmé” con la regia di Davide Livermore alla Royal Opera House di Muscat in Oman e svolge anche un’intensa attività concertistica.
Qual è stata la scintilla che da piccola ha acceso il tuo interesse per la musica e successivamente la passione per il canto?
Mi è stato raccontato (io non ricordo una virgola di tutto ciò) che da piccola mia zia provò a farmi ascoltare “Il Barbiere di Siviglia” per farmi addormentare. Ne fui terrorizzata. Prediligevo i Queen, a quanto pare col loro tum tum cha (We will rock you) che adoravo, e con cui poi, inspiegabilmente, prendevo sonno. L’animo rock non me lo sono tolto con gli anni ed è così che, dopo una breve parentesi allo Zecchino d’Oro, mi sono avvicinata al canto. A 15 anni facevo parte di una band alternative rock, ma l’esperienza fu breve, i miei compagni non furono felicissimi di sapere che avrei lasciato il gruppo per entrare in Conservatorio, ma credo che adesso mi abbiano perdonata!
Dicono che il primo debutto non si scorda mai: ce lo puoi raccontare? Quali le sensazioni, le emozioni e le paure?
Recita delle 9 di mattina, Teatro San Carlo, Regina della Notte. Non avevo mai messo piede su un palcoscenico. Il resto lo potete immaginare da soli.